Buona Italia al “Bertinetti”

Si è tenuto lunedì 27 gennaio a Vercelli il classico appuntamento con il trofeo “Bertinetti”, torneo di spada maschile a squadre. A questa edizione, la numero 47,  han preso parte, oltre all’Italia, le squadre di Corea, Svizzera e Stati Uniti d’America. La vittoria è andata alla Svizzera, che schierava la formazione di gala con Heinzer e Kauter coadiuvati da Niggeler e Kuhn. Secondo posto per gli azzurri, con una squadra composta interamente da giovani: basti pensare che il più “anziano” era Gabriele Bino con i suoi 23 anni. Con lui in pedana Marco Fichera e Andrea Santarelli oltre a Lorenzo Bruttini. Una sola vittoria per l’Italia, contro la Corea battuta 45-37, mentre sono arrivate altrettante sconfitte nei successivi due assalti contro Svizzera (41-44) e Stati Uniti (37-45), quest’ultimo andato in scena a giochi ormai chiusi e con l’Italia ormai impossibilitata a vincere il Trofeo, indipendentemente dal risultato. La prova degli azzurri è quindi da valutare in ottica assolutamente positiva, perchè perdere – e comunque di misura –  contro campioni del calibro di Heinzer e Kauter ci sta, e perchè tirare alle dieci di sera un assalto che ha solo valore statistico dopo un week-end di Coppa del Mondo così intenso come quello di Legnano, è davvero arduo.

Particolarmente brillante la prova di Marco Fichera, che chiude la serata con un saldo di +14. Lo spadista siciliano è complessivamente soddisfatto della prestazione sua e dell’intero quartetto: «La gara di ieri è stata un ottimo banco di prova per una squadra che già fra Under 20 faceva molto bene, e che a mio parere continuerà a farlo anche a livello assoluto. Siamo una squadra coesa, nella quale vi sono dei ruoli già ben definiti e nella quale ognuno sa come deve comportarsi sia in situazioni di vantaggio che in situazioni di svantaggio. Ovviamente, ognuno di noi deve migliorare qualcosa poiché siamo giovani, ma rispetto alle nostre prove individuali il gap nei confronti dei top team si è già notevolmente ridotto. Anche con la svizzera abbiamo tirato un ottimo match, anche se a volte non siamo riusciti ad approfittare di alcuni loro passaggi a vuoto, che avrebbero potuto permetterci di prendere il largo».

A margine della manifestazione, c’è stata l’occasione per consegnare il Premio alla Carriera al Ct Sandro Cuomo. Premiati anche il coreano Kweon Youngjin, che ha ricevuto la Spada d’Oro intitolata ad Aldo Venè, e l’americano Jimmy Moody, che ha vinto il premio Fair Play, offerto dal quotidiano “La Stampa” e intitolato alla memoria di Walter Nasi.

Twitter: @agenna85

Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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