Rossella Fiamingo lo aveva dichiarato a noi di Pianeta Scherma: il podio non è un’ossessione, ma solo una naturale conseguenza del lavoro paziente svolto in pedana e in palestra tutti i giorni. E il frutto è maturato oggi, a Budapest: un terzo posto che significa tornare a calcare il podio di Coppa del Mondo dopo un lungo digiuno di quasi due anni (una vittoria e due terzi posti nel 2012) e che ultimamente le era sempre sfuggito quando sembrava a un passo. L’ultima volta a Doha, allorchè sul più bello si era frapposta sulla sua strada la tedesca Monika Sozanska. Questa volta la tedesca non ha potuto fare nulla, e nell’assalto valevole per l’ingresso nelle prime otto ha dovuto lasciare strada alla siciliana. Meno ancora ha potuto fare la beniamina di casa Emese Szasz: lei, che non più tardi di cinque mesi fa nella sua Budapest fu bronzo mondiale, viene nettamente battuta da una Ross sontuosa, che le concede giusto tre stoccate. A decretare il terzo posto finale della Fiamingo è la estone Irina Embrich, numero dodici al mondo, che in semifinale la batte 15-13: ma ormai il ghiaccio è rotto e il primo podio nella stagione firmato.
«Torniamo a casa con un carico di ottimismo»: queste le parole del ct Sandro Cuomo al sito federale dopo la gara di oggi. Già, perchè oltre al bronzo di Rossella, la spada azzurra al femminile mette a referto anche l’ottima prestazione di Marta Ferrari, fermata ai quarti dalla futura vincitrice di giornata Ana Maria Branza. Ma non solo: Alberta Santuccio, due vittorie in stagione nella Coppa del Mondo Under 20, ha fatto sudare sette camicie a Mara Navarria nel derby del primo turno, vinto dalla più esperta friulana per 14-13. Francesca Quondamcarlo, come la stessa Navarria, si è fermata a un passo dalla finale a otto: a batterle sono state rispettivamente la Sivkova e la Shutova, entrambe russe. Russia indigesta anche per Bianca Del Caretto, brava a superare nel primo turno la serba Romana Caran ma poi purtroppo stoppata al turno successivo dalla Kochneva, che la beffa per 13-12. Si è fermata ai sedicesimi di finale anche Brenda Briasco, uscita sconfitta dall’ennesimo derby capitato purtroppo troppo presto: ad avanzare è infatti Marta Ferrari. Segnali che l’Italia della spada al femminile c’è, sebbene per lo stesso Cuomo ci sia da limare ancora qualche dettaglio: «Ora bisogna lavorare sulla concentrazione, ma siamo sulla buona strada».
A vincere la gara è stata Ana Maria Branza: la romena dalla maschera gialla impone ancora una volta la sua legge. Una costanza di rendimento spaventosa per lei, nel giorno in cui molti nomi importanti saltano fin dai primi turni: Yana Shemyakina – Campionessa Olimpica – e Julia Beljajeva salutano già al primo giro, così come la tedesca Heidemann e la coreana Lam, che ormai sembrano gemelle del destino da quel luglio londinese. Tiffany Geroudet, vincitrice di Doha supera un paio di turni con il brivido prima di cadere al cospetto di Irina Embrich, ultimo ostacolo sul cammino della Branza verso il trionfo. Sul podio, a fare compagnia a Rossella al terzo posto, ci arriva anche Lyubov Shutova: a decretare il suo piazzamento sul gradino più basso del podio ci ha pensato proprio la rumena, che dopo oggi si conferma sempre più la numero uno al mondo. Ma ciò che interessa, in casa Italia, è vedere finalmente il sorriso di Ross di nuovo nelle foto ricordo sul podio di Coppa del Mondo, sperando che sia solo il primo di tanti altri a venire.
Twitter: @agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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