Tra la spada e le lingue

Ha solo 15 anni, e da poco ha iniziato ad affacciarsi alla scherma internazionale. Eleonora De Marchi, spadista italiana classe 1998, è tornata da Goteborg con un bel terzo posto tra i Cadetti, la sua categoria. Pianeta Scherma l’ha intervistata.

Brava Eleonora, davvero una bella gara e un terzo strameritato. Puoi presentarti ai lettori di Pianeta Scherma?
Ho 15 anni, sono al secondo anno nella categoria Cadetti. Sono tesserata per il Circolo scherma Castelfranco Veneto. Sempre a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, frequento il Liceo Linguistico. Sto studiando inglese, tedesco e francese. I Paesi che vorrei presto visitare son gli USA e l’Australia. Non escludo di andare a vivere, tra qualche tempo e per un periodo anche lungo, all’estero, come molti giovani italiani hanno già fatto in questi anni.

Che cosa ti ho spinto ad affrontare questa trasferta in Svezia, dove la spada è molto popolare, ed erano gara ben 119 Cadette?
Dopo la trasferta in Algeria, la gara di Goteborg era per me poco più che un allenamento, come preparazione per le gare in Italia e, speriamo, ancora in giro per il mondo.

Raccontaci tu stessa la tua gara, dal girone sino alla semifinale con la francese Fanny Despanian.
Ho iniziato molto concentrata e ho ottenuto sei vittorie del girone di qualificazione. Negli assalti alle 15 stoccate ho trovato avversarie che ho saputo portare sul combattimento a me più congeniale. Non ho mai subito più di otto stoccate. Non ho faticato, mi sono divertita. Sino alla semifinale, quando ho tirato male nel secondo tempo. All’inizio del terzo e ultimo tempo ero sotto di quattro, ma ho ritrovato la concentrazione; ogni stoccata ho cambiato azione e in flèche alternavo bersaglio interno e bersaglio esterno. Gli ultimi 30 secondi sono stati abbastanza rudi e sono riuscita ad arrivare al pareggio, ma sicuramente mi sono allenata e ho fatto esperienza contro delle forti spadiste.

 

Twitter: Gianandrea11

Foto Trifiletti/Bizzi per Federscherma
jizzrain.com/vd/2353-video

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