Sabato è arrivata la prima vittoria in Coppa del Mondo Under 20, in una stagione dove Gabriele Cimini è già salito in altre due occasioni sul podio (Helsinki e Udine). È lui il volto nuovo della giovane Italia della spada maschile, un ragazzo che ha già in testa un obiettivo ben definito: presentarsi al Congresso Fie di novembre, che si terrà a Roma, per ritirare il premio che spetta al vincitore della Coppa del Mondo di categoria.
Complimenti, Gabriele, una gara perfetta a Goteborg…
Sì, davvero. Sono riuscito a dosare le forze, dopo le sei vittorie del girone, penso di aver sempre tirato bene, con la testa e le gambe.
Contro Pereira eri sotto di quattro stoccate poi hai rimontato. Qual è stato il momento decisivo?
Non stavo dando il meglio di me, qualcosa nella posizione del pugno era sbagliata, mi mancava la convinzione. Ringrazio il maestro Alessandro Bossalini che a fondo pedana mi ha rassicurato, «una per una, così», ma non era la solita frase di circostanza. Tutto è cambiato.
Complimenti anche per gli attacchi diretti in flèche così ben eseguiti, un bel coraggio partire in attacco quando sì è sotto.
Non è stato coraggio, ero davvero consapevole di quello che stavo facendo, mi sentivo bene, mi sentivo di farlo. Ho preso sicurezza stoccata dopo stoccata.
Quali sono i tuoi progetti adesso?
In questa stagione ho ottenuto in Coppa del Mondo due podi, un piazzamento negli otto, un piazzamento nei 16 e oggi il primo posto sul podio. Posso ora dirlo a Pianeta Scherma: mi sento bene e punto alla vittoria in Coppa del Mondo di spada maschile Junior. Vero è che la strada è lunga, con gli Europei e poi i Mondiali, ma mi auguro di essere premiato a Roma a fine novembre in occasione del Congresso Fie.
Twitter: @Gianandrea11
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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