Nel continente nero

Tappa inedita per la Coppa del Mondo di sciabola femminile. Che nel weekend sarà di scena in Senegal.

 

La Coppa del Mondo di scherma abbraccia l’Africa: sono le ragazze della sciabola ad aprire la nuova via, dandosi appuntamento a Dakar per la seconda prova stagionale. Dalla Francia, culla tradizionale della scherma, al Senegal, simbolo di uno sport che si sta sempre più globalizzando, tanto che scorrendo la composizione dei gironi si trovano iscritte atlete che provengono da paesi come Mali, Camerun, Costa D’Avorio, oltre ovviamente alle senegalesi che giocano in casa. Per loro la grande occasione di confrontarsi con il gotha mondiale della sciabola, mettersi in mostra e dire “ci sono anch’io”. Loro, le avanguardie dell’Africa Nera, che provano a sfuggire dalla dura vita a ritmo di passo avanti-affondo.

Là davanti invece detta l’andatura Olga Kharlan: l’ucraina ha già graffiato a Orleans, vincendo in finale sulla coreana Kim. Un podio regale, che ha visto tutte e quattro le migliori al mondo calcarne i gradini, con Mariel Zagunis e Ekaterina Dyachenko su quello più basso. Un podio di cui vuole provare a riappropriarsi la nostra Irene Vecchi, incappata in una giornata opaca all’esordio: per fortuna si torna subito in pedana, poco tempo per rimuginare sulla controprestazione di Orleans, il giusto per ricaricarsi e cercare immediata riscossa in Senegal. Continuità è invece il mantra di Martina Petraglia: il sedicesimo posto di Orleans è un ottimo risultato da cui ripartire, con obiettivo la riconferma e magari un ulteriore step in avanti. Per tutte le azzurre impegnate in pedana, vale l’auspicio formulato da Sirovich prima della partenza, ovvero che ognuna di esse riesca a esprimere appieno il proprio valore «che sicuramente, non è quello mostrato in Francia nella prova d’esordio».

Domenica poi sarà tempo di prova a squadre: il progetto giovani, varato la scorsa stagione, ha dato buoni frutti la scorsa stagione e quest’anno cerca conferme del fatto che la strada intrapresa verso Rio è quella giusta. Partire bene fin da subito sarebbe un ottimo viatico in vista dei prossimi impegni, soprattutto da aprile quando le prove a squadre saranno il terreno di lotta per conquistare i pass verso i giochi olimpici brasiliani.

 

Twitter @agenna85

Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
jizzrain.com/vd/2353-video

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