Giù dal podio

Spadiste quinte a Lipsia. Ma con segnali positivi. Battuta la Romania di Ana Branza. Vince l’Ungheria.

 

Ci vuole carattere per continuare a tirare dopo una sconfitta ai quarti di finale. Ci vuole certamente un gran cuore, per continuare a dare il meglio di sé quando si sa che ormai il podio, occupato alla fine da Ungheria, Russia e Cina, è irraggiungibile. Ed è da questa consapevolezza che la spada femminile azzurra deve ripartire. Dal quinto posto di Lipsia, dalle vittorie contro Francia, Usa e, soprattutto, Romania.

È un segnale forte quello lanciato da Bianca Del Carretto, Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Francesca Quondamcarlo. Ancora di più perché arriva dopo un’individuale decisamente sotto le aspettative. Un urlo indirizzato alle avversarie: «Ci siamo anche noi, e non molliamo mai». Perché, tra qualche mese, anche i quinti posti conteranno, perché quando ci sarà da qualificarsi per Rio 2016, anche pochi punti potranno fare la differenza.

La sconfitta contro la Russia, 43-36 ai quarti di finale, non ha lasciato il segno. E questo è importante, considerando anche il fatto che è arrivata al termine di un assalto condotto per lunghi tratti e dopo aver subito la rimonta delle avversarie. La squadra non si è disunita, ha saputo ritrovarsi subito, ha superato la Romania di Ana Branza, poi gli Usa. Sempre per una stoccata. Roba da cuori e soprattutto da teste forti. Le stesse che in avvio di giornata non avevano lasciato scampo alla Repubblica Ceca, battuta 45-24, e che avevano saputo regolare la Francia per 36-34.

«Purtroppo la Russia ci punisce ancora», ha commentato il commissario tecnico Sandro Cuomo raggiunto dalla Federscherma, «ma il giudizio sulla prova di oggi non può che essere positivo. Abbiamo dovuto fare a meno per tutta la gara di Mara Navarria per motivi di salute, ma non posso rimproverare nulla alle ragazze. Nel match contro la Russia abbiamo controllato l’assalto sino agli ultimi parziali prima di subire la rimonta di quella che è, al momento, una delle formazioni più forti del circuito. Poi, a seguire, abbiamo vinto bene contro la Romania e contro gli Stati Uniti. Manca poco per avere quell’acuto che è nelle nostre corde!».

 

Twitter: GabrieleLippi1

Foto di Augusto Bizzi per Federscherma
jizzrain.com/vd/2353-video

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