La mia Africa

A Dakar Martina Petraglia ha scoperto un popolo accogliente. E ci ha raccontato la sua esperienza.

 

Colore e accoglienza. Sono queste le parole migliori per descrivere il popolo senegalese. Sono stata a Dakar, il weekend scorso, con le mie compagne di nazionale. Abbiamo disputato una prova di Coppa del Mondo di sciabola in Africa, un mondo nuovo per la scherma, e nonostante il rammarico per una gara individuale in cui avrei voluto e potuto fare di più, sono tornata felice. Perché sono tornata a tirare una prova a squadre, e siamo arrivate seconde con un gruppo nuovo o quasi: io e Rossella Gregorio avevamo già tirato con Irene Vecchi, ma mai con Ilaria Bianco, e tra di noi si è creata subito una grande armonia.

sciabola femminile senegal

Ma la cosa più bella della gara, per me, è stato l’atmosfera che si è creato. L’organizzazione era ottima, non faceva troppo caldo, la struttura era buona, e c’era grande partecipazione. Tante persone sono venute a vedere le gare, soprattutto bambini. Vedere la semifinale individuale di Ilaria, oltre ad essere bello, è stato anche molto divertente. Il teatro in cui si tiravano gli assalti per le medaglie era molto bello e grande, eppure era quasi pieno, e il colore e la felicità di questo popolo, esattamente come mi aspettavo, si è dimostrato proprio nel loro entusiasmo.

petraglia lucchino senegal

Alla fine è stata una festa. Abbiamo ballato tutti insieme al ritmo dei tamburi senegalesi che alcuni nel pubblico avevano portato. Una momento straordinario: persone con le divisi di nazioni da tutto il mondo che ballavano con i bambini tra le bandiere del Senegal che sventolavano. È stato bellissimo.

Martina Petraglia

Twitter: Martipetraglia

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