Buon compleanno Valentina

Valentina Vezzali compie oggi 40 anni. La jesina nella sua carriera ha vinto tutto ciò che poteva vincere, ma il giorno di appendere il fioretto al chiodo pare proprio non essere ancora arrivato: l’idea è regalarsi l’ennesima gioia a Rio 2016.

 

È la donna delle grandi imprese. Come tornare a vincere un Mondiale pochi mesi dopo la nascita del primogenito Pietro. Come quella di fermarsi a un passo da una medaglia mondiale a 39 anni, fresca di seconda maternità, ai recenti Campionati Mondiali di Budapest. Ma è anche la donna delle missioni che paiono impossibili: alzi la mano chi, a pochi secondi dal gong della finalina per il bronzo a Londra 2012, avrebbe scommesso anche un solo centesimo sulla vittoria di una Valentina Vezzali che doveva risalire dall’8-12. Ma quando lei è in pedana, ogni cosa può succedere e suo malgrado la coreana Nam lo ha imparato: a Londra come a Pechino, quattro anni prima, quando in palio c’era la posta massima. Un altro assalto mozzafiato, al cardiopalma, ma alla fine fu oro: il terzo individuale, che incoronò Valentina regina indiscussa del fioretto e la proiettò di diritto nella leggenda dei Cinque Cerchi, prima schermitrice nella storia a mettersi al collo tre medaglie d’oro consecutive in altrettante Olimpiadi, dopo Sydney 2000 e Atene 2004.

Valentina Vezzali, nata a Jesi il 14 febbraio 1974, spegne oggi la quarantesima candelina. Logica vorrebbe che, quando si varca la soglia degli -anta, possa essere il momento adatto per tracciare il bilancio di una carriera che è già entrata da un pezzo nei libri d’oro dello sport italiano e mondiale: oltre alle dieci medaglie olimpiche già in parte ricordate, sei titoli mondiali e cinque europei (individuali), 11 Coppe del Mondo con una striscia di 78 prove conquistate, 14 titoli Assoluti italiani individuali e 12 a squadre. E invece no, perché il “quid” che da sempre accompagna come un’ombra i campionissimi di ogni sport e di ogni epoca, quell’ultima marcia sconosciuta agli sportivi comuni che spinge a vedere sempre un altro traguardo e una nuova sfida, si è già appiccicato a Valentina, che infatti ha inquadrato l’ennesimo (l’ultimo?) grande obiettivo: Rio de Janeiro, sede olimpica tra due anni, nell’estate 2016.

La sesta Olimpiade, con la quale potrebbe eguagliare il record italiano di longevità appena stabilito da Armin Zoeggeler a Sochi, è già nei pensieri di Valentina, che guarda a quell’appuntamento con la “vista lunga” di chi può sempre dimostrare tutto perché ormai non avrebbe più nulla da dimostrare. A poco più di due anni dall’appuntamento brasiliano, insieme alla pianificazione della prima stagione intera dopo la nascita del secondogenito Andrea nel maggio dello scorso anno, l’attenzione maggiore è sulla decisione del CIO, che ancora deve pronunciarsi in modo definitivo sull’esclusione della prova di fioretto femminile a squadre a Rio, che priverebbe il medagliere azzurro di un metallo, probabilmente un oro, sicuro:  «Siamo ancora speranzosi, almeno fin quando il Cio non si esprimerà ufficialmente circa la proposta avanzata dalla Fie e che andrebbe ad includere tutte le armi negli stessi giorni di gara assegnati alla scherma in questo momento. Certamente non posso che essere contraria alla rotazione perché significa interrompere un lavoro quadriennale di un atleta», ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport. Sarebbe quasi una beffa per la regina del fioretto, ma di certo nulla potrebbe togliere a una storia sportiva come poche altre abbiamo potuto ammirare.
Auguri Valentina!

Twitter: MattiaBoretti

Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma 
jizzrain.com/vd/2353-video

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