Nel week-end sciabolatrici a Gand per il classico appuntamento con il “Challenge Yves Brasseur”.
Ce l’aveva detto Irene Vecchi, nell’intervista che abbiamo realizzato con lei al Trofeo “Luxardo“: il calendario di questa stagione è davvero intenso e per le sciabolatrici si sta apprestando un periodo di grandi impegni. Si parte questo week-end dal Belgio, da Gand e dal Challenge Yves Brasseur. Fino a questo momento la stagione è stato un autentico monologo di Olga Kharlan, bravissima a imporsi tanto nel Grand Prix d’esordio a Orleans quanto nella successiva prova di Dakar, dove ha anche guidato le compagne alla vittoria nella prova a squadre. Dal canto suo la scherma tricolore ha risposto con un’ottima Martina Petraglia nella prova francese, e una sontuosa Ilaria Bianco, a podio tanto nella gara individuale (terza) quanto nella gara a squadre, chiusa al secondo posto. Coronamento perfetto di un percorso che l’ha portata a riconquistarsi quel posto in squadra che sembrava perduto dopo la green revolution varata da Sirovich in ottica Rio 2016. La gara africana ha inoltre portato in dote il riscatto di Irene Vecchi dopo la brutta prova d’esordio.
Per tutte ora arriva la terza prova, antipasto della tappa casalinga del week-end successivo, che si terrà a Bolzano. Fare bene in Belgio per arrivare poi cariche all’appuntamento davanti al pubblico di casa sarebbe la dote perfetta da mettere nella sacca al momento di fare rotta verso casa dopo la tre giorni belga, che partirà venerdì con le qualificazioni – da cui è esentata la sola Irene Vecchi – e si chiuderà domenica con la prova a squadre. Undici le ragazze convocate da Giovanni Sirovich: Rossella Gregorio, Livia Stagni, Lucrezia Sinigaglia, Martina Petraglia, Loreta Gulotta, Alessandra Lucchino, Paola Guarneri, Irene Di Transo e Caterina Navarria, oltre ovviamente alle già citate Irene Vecchi e Ilaria Bianco. Per quanto riguarda il team event, confermatissimo il quartetto che tanto bene ha fatto a Dakar, e quindi spazio a Irene Vecchi, Ilaria Bianco, Rossella Gregorio e Martina Petraglia.
L’anno scorso a vincere fu Mariel Zagunis, che mise a segno il primo di due successi consecutivi, allorchè concesse il bis una settimana dopo a Bologna: sulla pedana belga a cadere sotto le sue stoccate in finale fu Olga Kharlan, battuta 15-13, con Alexandra Socha e Dina Galiakbarova a completare il podio. Due le azzurre nelle prime otto: Irene Vecchi, battuta 15-7 proprio dalla Socha, e un’immensa Gioia Marzocca, che fece venire i sudori freddi alla Regina ucraina prima di venire piegata all’ultima stoccata. Bene fecero anche Ilaria Bianco e Lucrezia Sinigaglia, che si fermarono a ridosso delle prime otto.
Nella prova a squadre fu secondo posto: le coreane si imposero con un netto 45-28, ma quell'”argento” venne immediatamente seguito da un analogo risultato la settimana successiva a Bologna, dove a vincere fu l’Ucraina. A completare il podio della gara a squadre di Gand furono gli Stati Uniti, dopo aver battuto 45-34 l’Azerbaijan delle sorelle Bunyatova.
Twitter: agenna85
Fotografia di Alessandro Gennari per Pianeta Scherma
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