«Che stagione tosta»

Andrea Baldini si racconta, in vista di La Coruña e del lungo tour de force che lo attende.

 

Un’ottima prova a squadre, come di consuetudine, un po ‘ più in ombra invece nella gara individuale, che lo ha visto uscire nel tabellone degli otto, Andrea Baldini riparte dopo la prima uscita di Coppa del Mondo, e si concentra su La Coruna per riprendere al meglio una stagione fitta di impegni. Già perché marzo sarà già un mese di quelli tosti con tre gare in venti giorni, tra cui la tappa italiana di Venezia con il Grand Prix “Coppa Città di Venezia”.

Ma andiamo con ordine e partiamo da La Coruña. Andrea ti senti pronto? Come è proseguita la tua preparazione dopo Parigi?
E’ andato tutto bene, ho continuato ad allenarmi con costanza ma senza strafare. La stagione è molto lunga e fitta, e siamo solo all’inizio, perciò qualche pausa me la sono concessa, però ho fatto bene il ritiro a Livorno e fisicamente mi sento ok”.

Nella prima uscita di questo 2014 ancora una volta una gara a squadre impeccabile e qualche difficoltà in quella individuale, come te lo spieghi?
In realtà non me lo spiego. Purtroppo è una cosa che sta accadendo ultimamente e non mi va giù il fatto che riesca a dare il mio meglio solo in gruppo. Comunque penso più che altro sia un discorso psicologico, ci stiamo lavorando con il mio maestro, ci vorrà magari un pochino di tempo, ma invertirò la tendenza.

Invertirai anche la tendenza che ti vede uscire sconfitto dai duelli con Joppich?
Per forza! E’ un atleta che ho sofferto spesso, è sempre stato un po’  “la mia bestia nera” ma ero riuscito a sconfiggerlo più di una volta cosa che invece non è riuscita a Parigi.

A Parigi fra le altre cose sei stato un po’ il veterano della squadra, visto il forfait di Cassarà per infortunio, hai avvertito maggiori responsabilità?
Ma in realtà non particolarmente. Io sono sempre quello che chiude gli assalti quindi sono abituato a ricevere oneri ed onori, però la pressione viene ugualmente divisa fra tutti e tre. Siamo stati bravi tutti a reagire alla delusione del giorno precedente visto che a livello individuale nessuno si è espresso come avrebbe voluto, e alla fine abbiamo meritatamente vinto.

Facendo un discorso un po’ più generale quali sono gli obiettivi per il 2014?
Come ho detto prima la stagione è lunga e ricca, sicuramente voglio far bene. Il primo obiettivo è il Mondiale: a livello individuale manco il podio da qualche anno, vorrei risalirci. Poi ci sarà il 2015 nonché l’anno di qualificazione a Rio. C’è molta concorrenza ed anche se noi uomini del fioretto abbiamo una in più grazie alla prova a squadre, non c’è nulla di scontato.

Spaziamo un po’, quali sono gli hobbies di Andrea Baldini?
Ultimamente sono andato a sciare, anche con Giorgio Avola e mi diletto a giochicchiare a tennis, ma rigorosamente di destro, così rischio di meno. Io poi sono iscritto alla facoltà di Scienze Politiche e purtroppo per mancanza di tempo anche lo studio è diventato un “hobby”.

Infine le Olimpiadi di Sochi 2014, le stai seguendo?
Devo essere sincero ho seguito poco, però le medaglie dell’Italia le ho viste ed è sempre una bella emozione vedere sventolare il tricolore su un podio olimpico.

Twitter: Mary_Lamo

Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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