A un passo dal podio

Le spadiste italiane quarte nella prova a squadre di oggi a St. Maur. Vince l’Estonia.

 

None a Doha, quinte a Lipsia, quarte a St. Maur: è un crescendo rossiniano il rendimento delle ragazze della spada, che oggi centrano il miglior risultato di stagione e si avvicinano a piccoli passi al podio. Una buona prova quella della spadiste azzurre, oggi orfane di Bianca Del Carretto infortunata: pilotate da Rossella Fiamingo – fresca di secondo posto nella prova individuale – Francesca Quondamcarlo, Mara Navarria e Camilla Batini hanno messo in riga dapprima la Corea di Shin A Lam quindi la Cina di Anqi Xu, team che può contare su spadiste di assoluto vertice mondiale. Ma le azzurre hanno messo in pedana tenacia e classe, di fatto rimanendo sempre in pieno controllo dell’assalto, condotto in porto con il punteggio finale di 38-26. Purtroppo nel successivo assalto contro l’Estonia, le italiane non sono riuscite a mantenere lo stesso livello di rendimento che ha permesso loro di sbarrare la strada alle asiatiche: un peccato, perchè dall’altra parte del tabellone la sorprendente Svezia della bella Emma Samuelsson faceva cadere teste importanti, eliminando nell’ordine la Romania di Ana Branza (quinta a fine di una giornata in cui alla donna con la maschera gialla non sono riusciti i consueti miracoli) ai quarti di finale e la Russia di Anna Sivkova in semifinale e strappando il pass per la finalissima.

In finale invece ci va l’Estonia, che alla fine si porta a casa il trofeo dopo aver vinto l’assalto decisivo con il punteggio di 45-37. Mentre l’Italia si è trovata a dover tirare per il “bronzo” un assalto che potrebbe essere tranquillamente la finale grossa e purtroppo rimediano una severa sconfitta dalla Russia, che vince 45-26. Un risultato che lascia l’amaro in bocca, ma che non intacca la prestazione più che positiva messa in pedana da tutte le spadiste, e che fanno affermare comunque a Cuomo che il percorso intrapreso è finalmente quello giusto, come lo stesso CT ha dichiarato al sito federale nell’immediato post-gara: «Non nascondo l’amaro in bocca perché contro l’Estonia potevamo fare di più. E’ come se ci fossimo sentiti appagati dopo aver brillato contro la Cina. Siamo andati sotto nel risultato sin dall’inizio e non siamo riusciti a rimontare. Essere ai vertici è comunque un segnale importante. C’è ancora da lavorare ma il percorso intrapreso è quello giusto».

 

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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