Voci azzurre da Torino

Dopo la gara, hanno parlato Errigo, Di Francisca e Cipressa. Ecco le loro dichiarazioni a caldo.

 

Non è arrivata la vittoria a Torino, nella prova individuale della tappa italiana della Coppa del Mondo di fioretto femminile, ma il clan azzurro non può che esprimere soddisfazione per il secondo posto di Elisa Di Francisca e il terzo di Arianna Errigo.

Come del resto trapela dalle parole dei protagonisti, a cominciare proprio da Arianna Errigo, la prima a presentarsi in sala stampa: «Non ho vinto ma sono comunque serena. Ho fatto una prima parte di stagione molto buona (due vittorie e due piazzamenti sul podio, ndr), in più sono arrivata a questa gara che non stavo benissimo e quindi per me essere andata a podio in una gara così vale tanto, anche ai fini della Coppa del Mondo. Oggi  – ieri per chi legge – ho anche avuto assalti in cui ho fatto fatica, ma li ho superati bene». Un avvio di stagione ottimo quindi, quello di Arianna, come – se non più- di quella passata: «Anche l’anno scorso avevo vinto due gare, a Danzica e qui a Torino, ma quest’anno effettivamente sono partita ancora meglio e ho fatto quattro podi. Forse, finalmente, sto crescendo… (ride, ndr). Piano piano riesco a gestirmi diversamente, oggi il mio Maestro Giulio Tomassini mi ha detto di fare in modo di pèortare a casa il risultato anche se non stavo molto bene. Magari negli altri anni non sarebbe successo, quando mi vedevo un po’ difficoltà non lottavo». Come la stessa Errigo ha affermato, non sono mancati degli assalti per lei particolarmente difficili: «Oggi ho sofferto in generale, anche se a volte il risultato sembrava affermare il contrario perchè ho vinto 15-5 o 15-8. Poi c’è stato l’assalto contro Nicole Ross che è stato veramente tosto: non riuscivo a fare la mia scherma, inoltre qualche cattiva interpretazione dell’arbitro mi ha messo un po’ in difficoltà. Tutte situazioni che mi han portato a chiudere l’assalto sul 15-13». Quanto all’assalto di semifinale contro la Di Francisca, la monzese ammette: «Contro atlete come lei devi essere al top, se manca qualche tassello il risultato è questo. Ma va bene così, non ne faccio un dramma».

Elisa Di Francisca porta visibili sul volto i segni dello scontro con Inna Deriglazova nel disperato tentativo finale di recuperare la stoccata subita a pochi secondi dal “gong”, ma la jesina si presenta in sala stampa sorridente dopo il terzo podio stagionale consecutivo, sebbene ancora una volta la vittoria sia sfumata quando sembrava a un passo: «Manca poco, manca solo quel pezzettino finale e poi ci siamo. É solo una questione mentale, ma so come lavorarci sopra per cercare di risolverla». Aldilà della mancata vittoria, la Di Francisca non può che essere soddisfatta del suo inizio di stagione: «Sono contenta di come è iniziata questa stagione. All’inizio sono partita al rallentatore, ma era comprensibile dopo l’esperienza di “Ballando con le stelle” che mi aveva tolto il muscolo schermistico. Ma ora pian piano sto ritrovando le giuste sensazioni in pedana». Elisa quindi fornisce un’interessante chiave di lettura dell’assalto finale contro la Deriglazova: «Abbiamo due tipi di scherma differente, lei ha una buona misura, tira bene. Io so fare più cose, ma purtroppo oggi sono caduta nel suo gioco, mi sono trovata a combattere contro me stessa e ho perso. Con questo non voglio dire che la russa non sia forte, attenzione. É che oggi sono stata io che sono andata a sbattere contro un muro, e questo era la mia testa».

Non può che gongolare, infine, Andrea Cipressa: «Non posso che essere soddisfatto della giornata di oggi: due ragazze sul podio a cui si aggiunge l’ottima prestazione di una giovane come Chiara Cini che si ferma a un passo dal podio. A Bonn i ragazzi hanno riscattato Venezia occupando due terzi del podio… direi molto bene! Domani abbiamo le prove a squadre dove proveremo a ribadire la nostra superiorità sugli avversari». Non poteva passare inosservata l’ottima prestazione di Erica Cipressa, la figlia diciassettenne del ct, che a Torino ha decisamente ben impressionato: «Sono contento di lei, oggi ha fatto un’ottima gara, è entrata nelle 32 e forse, con un pizzico di fortuna in più, avrebbe potuto fare anche meglio, magari anche salire sul podio perchè aveva un bel canale da sfruttare. Si impara a crescere anche sfruttando le occasioni, ma non dimentichiamo che stiamo parlando di una ragazza di diciassette anni. Deve migliorare soprattutto nella gestione dei match, imparare a rallentare le gambe e a ragionare di più». Da ultimo ct Cipressa ha voluto spendere due parole sulla finale che ha visto protagonista Elisa Di Francisca: «Da fuori sembra quasi che, quando noi italiani perdiamo un assalto, siamo noi a perderlo e non gli avversari a batterci. Non è così, ma oggi, per quanto riguarda Elisa, posso parlare di incontro perso. Per come si era messo il match e per come stava tirando Elisa, speravo e pensavo un finale diverso. Ma ci può stare, anche perchè non stava certo tirando contro l’ultima arrivata e comunque ha perso solo all’ultima stoccata.»

Twitter: agenna85

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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