Il momento della verità

Prima parte di stagione in archivio. Ora si torna in pedana. Per giocarsi la Coppa del Mondo e prepararsi a Europei e Mondiali.

 

Pasqua se n’è andata, portandosi via un mese abbondante di riposo, e la scherma italiana è già tornata al lavoro. Dal prossimo weekend si ricomincia con la Coppa del Mondo, con ben quattro armi chiamate in pedana (sciabola maschile, fioretto maschile e femminile, spada femminile). Gli azzurri hanno subito delle carte importanti da giocarsi, con la leadership da difendere nelle classifiche di Coppa di fioretto (Andrea Cassarà è davanti a tutti tra gli uomini, Arianna Errigo domina tra le donne, seguita da Elisa Di Francisca), e con la speranza di scalare ancora qualche posizione in quelle di sciabola e spada.

Le attese, dunque, sono subito altissime, e lo sguardo concentrato sul presente. quando si arriva al giro di boa della stagione è impossibile non guardare  avanti. Ogni gara, ogni assalto, cominciano ad avere un peso determinante anche nella composizione di quella che sarà la griglia di partenza degli Europei di Strasburgo e dei Mondiali di Kazan. Gli occhi sono puntati su chi ha fatto bene nella prima parte, e chi invece ancora deve suonare il primo squillo all’altezza del suo potenziale.

Se il fioretto offre ampie garanzie tanto a livello individuale quanto a squadre, sciabola e soprattutto spada sono chiamate a conferme e reazioni d’orgoglio. Tra le spadiste, per esempio, solo Rossella Fiamingo e la giovanissima Alberta Santuccio sono riuscite a salire su un podio internazionale durante la stagione. All’appello mancano ancora Francesca Quondamcarlo (argento europeo poco meno di un anno fa a Zagabria), Mara Navarria e Bianca Del Carretto, che ha recentemente ripreso gli allenamenti dopo l’infortunio alla spalla. Ma soprattutto manca la squadra, che quest’anno non è mai riuscita a infilarsi tra le prime tre.

Molto simile il discorso che riguarda l’arma al maschile. Due podi individuali in stagione (Enrico Garozzo a Doha, Marco Fichera a Vancouver), un successo a squadre (quello di Tallinn) e un nome eccellente, quello di Matteo Tagliariol, fermo ai box dopo la seconda operazione alla mano destra. Proprio Marco Fichera, al primo anno fuori dalla categoria Giovani, è chiamato a sostituire il campione olimpico di Pechino nelle prove a squadre.

La sciabola vive in bilico tra l’entusiasmo per il grande inizio di stagione della squadra femminile (tre secondi posti nelle prime tre prove di Coppa, per poi subire uno stop forse fisiologico nell’ultima disputata) e l’attesa per la prima vittoria stagionale. Dopo i due terzi posti a testa infilati da Rossella Gregorio, Luigi Samele e Diego Occhiuzzi, quello di Enrico Berrè a Padova, le cinque finalissime perse dalle due squadre, manca ancora il sapore del successo pieno. Così come è alta l’aspettativa per un nuovo podio di Irene Vecchi e per il ritorno al 100% di Aldo Montano.

Insomma, le carte da giocare ci sono, e alcune potrebbero spuntare a sorpresa. Tra giovani sempre più maturi e campioni pieno di orgoglio e vogliosi di dimostrare tutto il loro valore. Buona seconda parte di stagione a tutti.

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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