Vincono sempre loro

La Russia si impone a Chicago sugli Usa. Quarto posto per le azzurre, sconfitte dall’Ucraina nella finalina.

 

La dura legge delle russe colpisce ancora, anche nella Chicago tana di Mariel Zagunis e compagne. Il quartetto pilotato a bordo pedana da Christian Bauer, in formazione rimaneggiata per metà degli effettivi (Sofya Velikaya al posto di Yana Egoryan e Viktoria Kovaleva per Yulia Gavrilova), batte gli Stati Uniti 45-38 e si aggiudica così la prova a squadre della “Korfanty Cup”. Vendetta perfetta della sconfitta subita ad Antalya, quando le americane si imposero all’ultima stoccata.  Niente doppietta quindi per la due volte campionessa olimpica Mariel Zagunis, che dopo la vittoria nella prova individuale di ieri, si è dovuta accontentare della seconda piazza, così come le sue compagne d’avventura Ibithaj Muhammad, Anna Elizabeth Stone e Dagmara Wozniak. Le statunitensi hanno dovuto inseguire le avversarie per tutto il corso dell’assalto, e quando la Zagunis si è presentata in pedana per la manche finale, si è trovata a dover scalare una montagna di sei stoccate. Impresa difficile, anche per una campionessa del suo calibro. Chiude invece i conti Dina Galiakbarova, con una bella uscita in tempo che proietta le compagne sempre più al numero del ranking mondiale.

Si chiude invece al quarto posto l’avventura delle azzurre. Giovanni Sirovich inserisce Lucrezia Sinigaglia come quarta componente del quartetto, accanto alle confermatissime Irene Vecchireduce dal bel podio nella gara di ieriIlaria Bianco e Rossella Gregorio. Le azzurre iniziano la gara battendo facilmente tanto il Canada (45-21) quanto la Polonia (45-21), prima di incrociare la Russia in semifinale. Il match è equlibrato, con le russe a fare da battistrada ma con le nostre sempre attaccate e addirittura capaci di mettere la testa avanti al termine del quinto periodo. Il merito è tutto di Ilaria Bianco, che risale dal 17-20 fino al 25-24, dopo aver dato un parziale di 8-4 alla Galiakbarova. Decisiva per le sorti del match è la penultima frazione: una battuta a vuoto di Rossella Gregorio contro Ekaterina Dyachenko consegna a Irene Vecchi un saldo passivo di -8 da provare a rimontare a Sofya Velikaya, ma la campionessa del Mondo 2011 fissa il punteggio sul 45-38 finale. Nell’assalto per il terzo posto l’Italia è stata sconfitta di misura (45-42) dall’Ucraina di Olga Kharlan (a completare il quartetto Alina Komashchik, Galina Pundyk e Olena Voronina) , in precedenza battuta dagli Stati Uniti in semifinale.

Termina così la stagione di Coppa del Mondo per quanto riguarda le gare a squadre. La Russia sembra al momento il quartetto più forte in circolazione, ma l’Italia ha di che sorridere grazie ai tre podi – con altrettanti secondi posti – conquistati in stagione fra Dakar, Gand e Bolzano. Ma può sorridere anche di fronte alla costanza del segno “più” alla voce prestazioni, con le azzurre che hanno sempre saputo tenere testa alle grandi corazzate est europee (Russia e Ucraina) e agli Stati Uniti.  Nella lotta per le medaglia, a Strasburgo come a Kazan, l’Italia stiamo certi farà sentire forte la sua voce.

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Fotografia Us Fencing
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