Sulla strada giusta

Guillaume Bianchi, due medaglie tra Europei e Mondiali Cadetti, ci racconta la sua brillante stagione.

 

Un miglioramento costante. Nella fiducia e nei risultati, due concetti che nello sport viaggiano sempre di pari passo. La stagione di Guillaume Bianchi è stata un crescendo continuo, culminato all’inizio di questo 2014 con le prime due medaglie nel fioretto maschile in competizioni internazionali tra i Cadetti, l’oro a squadre agli Europei di Gerusalemme e il bronzo individuale ai Mondiali di Plovdiv. Nell’intervista di seguito ci racconta il suo stato d’animo, a cavallo tra recente passato e futuro prossimo.

La tua stagione è stata sempre in crescita. Come la valuti?
Benissimo, finora è stata davvero un’ottima annata. Rispetto all’anno scorso sento di essere migliorato moltissimo, gara dopo gara sono cresciuto nei risultati rispetto alla scorsa stagione, e insieme è aumentata anche la mia fiducia, nel senso che mi sento di essere sulla strada giusta.

Mancano pochi giorni agli Assoluti Italiani di Acireale. Come ti senti alla vigilia? Hai qualche obiettivo particolare?
Diciamo che gli Assoluti non sono proprio la mia gara, visto che il livello è di molto superiore rispetto a quello di noi Cadetti, però essendomi qualificato mi sono preparato al meglio, cercherò di dare il massimo ma senza alcuna pressione eccessiva. Penso poi che almeno non sentirò l’emozione dell’esordio, come invece mi è successo lo scorso anno, quando mi sono qualificato per la prima volta.

Quali sono i tuoi programmi per il prossimo futuro?
Dopo gli Assoluti, di fatto la stagione sarà finita, a parte ovviamente le Olimpiadi Giovanili a Nanchino il prossimo agosto. Di sicuro il mio impegno sarà tutto rivolto alla mia società, la Frascati Scherma, e voglio continuare così, sulla strada che ho preso in questa stagione.

Uno sguardo ancora più in là, e una domanda che spesso rivolgiamo ai giovanissimi: fra quanto tempo ti vedi in Coppa del Mondo? Tra i grandi, insomma?
È un pensiero ancora molto, troppo lontano! È ancora presto, lì davvero sono troppo forti, al momento. Per i nostri livelli, al momento, già pensare all’Under 20 è tanto. Per questo preferisco non pensarci ancora.

Ultima domanda: com’è la tua vita fuori dalle pedane?
La vita normale di un ragazzo della mia età, né più né meno. La maggior parte del tempo lo passo a scuola, ovviamente, frequento il terzo anno di Liceo Scientifico. Poi c’è la scherma, che mi impegna una buona parte di tempo quanto a ore di allenamento alla settimana, e la mia fidanzata, a cui voglio dedicare comunque la mia attenzione. Complessivamente, i tre lati della mia vita sono questi.

 

Twitter: MattiaBoretti

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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