Marsigliese per due

Vittoria francese nelle prove a squadre di fioretto maschile e spada maschile. Italia chiude  tredicesima e quarta.

 

Da Buenos Aires a La Havana, tanti chilometri in mezzo ma la stessa identica musica. E due podi quasi fotocopia. È una Francia pigliatutto quella che chiude il lungo, ultimo, week-end di Coppa del Mondo. Due gare a squadre, spada in Argentina e fioretto a Cuba, due vittorie. Arrivate in entrambe i casi a spese della Russia, che raccoglie due argenti. Nessun podio per l’Italia, con gli spadisti che chiudono al tredicesimo posto e i fiorettisti che vengono battuti dagli USA nella finalina per il terzo posto.

In Argentina la banda di Sandro Cuomo era chiamata alla conferma delle ultime prestazioni di squadra, che hanno fruttato la vittoria di Tallinn e la seconda piazza al Monal. Ma a rovinare subito i piani di Gabriele Bino, Marco Fichera, Enrico Garozzo e Paolo Pizzo ci si è messa la Germania, che nel tabellone degli ottavi di finale si impone per 45-36. Ai nostri altro non restava quindi che il girone infernale della lotta per i piazzamenti dal non al sedicesimo posto. La sconfitta contro la Repubblica Ceca (45-41) e le successive vittorie contro Giappone (41-40) e Israele (35-26) hanno determinato la tredicesima piazza per gli azzurri. Nel frattempo i cugini d’Oltralpe costruivano la loro scalata al primo posto con un’alternanza di vittorie all’ultima stoccata (come ad esempio contro la Repubblica Ceca negli ottavi di finale o contro l’Ungheria in semifinale) e affermazioni spettacolari: basti come esempio il 45-28 inflitto in finale alla Russia. Nella finalina per il terzo posto, è l’Ungheria di Boczko a spuntarla sugli Stati Uniti (45-36).

A Cuba l’Italia deve ancora una volta accontentarsi di guardare i premiati dai piedi del podio: se nella prova individuale era stato Andrea Cassarà a fermarsi a un passo dalle medaglie, ieri è toccato all’intero quartetto rimanere fuori dalla top three. Un peccato, perchè prima delle sconfitte contro Francia in semifinale (45-41) e Stati Uniti nella finalina (45-42) i quattro moschettieri azzurri (Valerio Aspromonte, Giorgio Avola, Andrea Baldini e Andrea Cassarà) avevano passato in scioltezza i turni contro Venezuela (45-20) e soprattutto contro il sempre pericoloso Giappone, battuto 45-29. Nella finale per la vittoria, il quartetto francese si è imposto per 45-38 sulla Russia.

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