Vietato ai deboli di cuore

La nazionale di sciabola maschile vince l’oro nella prova a squadre. Battuta 45-44 la Russia. Terzo posto per la Germania. 

 

La prima regola da sapere, quando si guarda una gara di sciabola, è che non è finita finché non è finita. Da mandare a memoria bene tanto se sei sopra quanto se sei sotto. Perchè è così, finché non piazzi la stoccata numero 15 – o 45 come nel caso di oggi della prova a squadre – il gatto non è nel sacco.

A far ripassare la regoletta, nell’ordine, a francesi (45-43), tedeschi (45-44) e russi (45-44) ci ha pensato un super Luigi Samele. Freddissimo nel gestire al meglio un momento delicatissimo del match, quando basta anche un passo fatto male per far pendere le sorti dell’incontro. Accanto a lui, perfetti, Diego Occhiuzzi ed Enrico Berrè. Che a ventuno anni si intasca il suo secondo oro europeo a squadre di fila. Sul podio ci sale anche Luigi Miracco, arrivato all’ultimo momento per sostituire lo sfortunato Aldo Montano, vittima di infortunio muscolare.

Piangono invece i russi (Kamil Ibragimov, Ilya Motorin, Veniamin Reshetnikov e Alexei Yakimenko), che sin qui in Coppa del Mondo avevano sempre battuto i nostri, a cui stavolta si sono dovuti inchinare. In una finale da infarto con il copione tipico di ogni prova a squadre che si rispetti: ovvero ribaltamenti di fronte, rimonte, parzialoni. E quando Reshetnikov, sul 42-44 sembrava aver già messo le mani sull’ennesima medaglia d’oro, ecco il mago del brivido Luigi Samele, che risale fino al 44 pari e poi, dopo il classico stillicidio di simultanee, la zampata decisiva che significa medaglia d’oro. Il modo migliore per festeggiare la medaglia numero 200 per l’Italia a livello di campionati europei. Il modo migliore per chiudere la giornata trionfale dell’Italia cominciata con l’oro nel fioretto femminile.

Al terzo posto si qualifica la Germania. A cui non basta essere supportata da un tifo da stadio con tanto di trombette e tamburo per superare lo scoglio azzurro. La finale contro la Bielorussia regala ai tedeschi una bella medaglia di bronzo. Niente da fare per la Francia: Nicolas Rousset e compagni non sono infatti riusciti a bissare l’exploit delle colleghe contro l’Italia e si sono dovuti accontentare delle posizioni di rincalzo.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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