Lo spadista siciliano compie 25 anni. E insegue il primo podio ai mondiali. Gli auguri di Pianeta Scherma.
Venticinque anni, quattro podi in Coppa del Mondo e la consapevolezza che il meglio deve ancora venire. Campione del Mondo under 20 nel 2008, nella sua Acireale, Enrico Garozzo ha finora confermato le attese su di lui, con un percorso regolare che l’ha portato a crescere anno dopo anno fino a raggiungere la terza piazza nel ranking Fie.
Da anni nel giro della Nazionale maggiore, sparring partner a Pechino 2008 e Londra 2012, sogna di vivere da protagonista l’Olimpiade di Rio 2016. Da solo e con la squadra. Lui è l’uomo chiamato a chiudere i match, a cercare la stoccata numero 45, quello su cui, per ultimo, grava il peso della vittoria o della sconfitta. Lui è il ragazzo su cui la spada italiana punta per il futuro più prossimo.
Cresciuto ad Acireale con il maestro Domenico Patti, da qualche anno si è trasferito a Milano, dove si allena con Andrea Candiani. Per la definitiva consacrazione manca solo il podio in un europeo o un mondiale. Ci è andato molto vicino in più di un’occasione. Per due volte, a fermarlo, è stato Nikolai Novosjolov, che in entrambi i casi si sarebbe laureato campione del mondo. A Parigi, quando aveva appena 21 anni, ai quarti di finale. A Budapest, un anno fa, negli ottavi. A un passo dal podio anche a Zagabria, nel 2013, quando a privarlo di una medaglia europea fu il francese Daniel Jerent.
A Strasburgo, nell’ultima edizione dei campionati continentali, le cose non sono andate come sperava. A Kazan, al prossimo Mondiale, conta di rifarsi. E i tempi sembrano ormai maturi. Buon compleanno Enrico.
Twitter: GabrieleLippi1
Foto di Augusto Bizzi per Federscherma
