Rialzare la testa

Gara aperta a molti protagonisti quella del fioretto maschile. Azzurri che proveranno a caccia di medaglie. 

 

Dimostrare, anche in una stagione complicata, che l’Italia è ancora al vertice nel fioretto maschile. Questa è la missione dei ragazzi di Andrea Cipressa sulle pedane di Kazan. La concorrenza è aumentata sia dal punto di vista della quantità che della qualità, ma le vittorie di Andrea Cassarà a Bonn e Andrea Baldini a San Pietroburgo sono lì a dimostrare che l’Italfioretto risponde sempre presente. E così, gli stessi Baldini e Cassarà, assieme a Valerio Aspromonte – bronzo l’anno scorso a Budapest – e Giorgio Avola, costretto però ad affrontare per due soli miseri punti le fasi di qualificazione, proveranno a riportare al vertice le lame azzurre. Per farlo però dovranno districarsi in un nugolo di avversari provenienti da tutti i continenti.

IL CAMPIONE USCENTE. Lo statunitense Miles Chamley – Watson, vincendo l’oro sulle pedane di Budapest, è diventato il primo fiorettista americano a laurearsi campione del Mondo. Il trionfo è arrivato dopo aver battuto in finale il russo Artur Akhmatkhuzin. Medaglia di bronzo per Valerio Aspromonte e per l’ucraino Rostyslav Hertsyk, in stato di grazia quel giorno. Proprio lui ha tolto, all’ultima stoccata, la medaglia ad Andrea Cassarà.

I FAVORITI. Malgrado, come accennato in precedenza, una stagione un po’ complessa, gli azzurri rimangono sempre nelle posizioni di vertice e di diritto rientrano nel borsino dei favoriti. Un borsino ricco, ricchissimo, in cui rientrano i quattro americani, il cinese Jianfei Ma, il francese Enzo Lefort. E poi, naturalmente, i fiorettisti russi, con una menzione particolare per Alexei Cheremisinov.

GLI OUTSIDER. Occhi puntati sul britannico James Andrews Davis, che poco più di un mese fa sbaragliò la concorrenza ed a Strasburgo e salì sul gradino più alto del podio. Quest’anno è andato un poco a corrente alternata -ed è il motivo per cui è finito nella categoria outsiders – ma Peter Joppich è un fuoriclasse senza tempo. Quattro medaglie iridate appuntate sul petto sono un biglietto da visita che non lascia spazio a dubbi sul valore assoluto del trentaduenne tedesco, bronzo a Strasburgo agli ultimi europei

LA PROVA A SQUADRE. Nella gara per quartetti l’Italia completò un cerchio straordinario – iniziato con le Olimpiadi – battendo in finale gli Stati Uniti. Terzo posto per la Francia, vittoriosa nella finalina sulla Russia. Ma la copertina di quella giornata fu tutta per Andrea Baldini, alla sua stoccata del 45-44 che mise la parola fine su una epica semifinale contro la Russia. E che fu il trampolino di lancio per il trionfo finale. Potrebbero essere proprio questi quattro gli interpreti della lotta alle medaglie, con Cina e Giappone mine vaganti.

Twitter: Mary_Lamo

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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