Bravissime!

Il quartetto femminile si aggiudica la medaglia di bronzo nella prova a squadre di spada. 

 

Lo avevamo detto, il giorno dell’affermazione individuale di Rossella Fiamingo, che oggi a squadre ci sarebbe stato da divertirsi con queste ragazze. E le nostre spadiste non hanno deluso le attese, andandosi a prendere con rabbia una bella medaglia di bronzo, due anni dopo quella di Catania.

La voglia di riscatto di Bianca Del Carretto e Mara Navarria, unita a una Rossella Fiamingo in stato di grazia. Con loro, Francesca Quondamcarlo, che torna a sorridere dopo un finale di stagione non molto felice per lei.  La vittoria di domenica ha spalancato alla catanese le porte di un’altra dimensione, quella di fenomeno in cui Ross nuota con assoluta naturalezza. Per maggiori informazioni chiedere a due fuoriclasse assolute della disciplina, la romena Ana Maria Branza e la magiara Emese Szasz, a cui oggi la siciliana ha offerto lezioni di spada. 15-6 il parziale rifilato alla romena nella frazione conclusiva del quarto di finale, altrettanto devastante il parzialone contro l’ungherese,un 15-7 che ha regalato la medaglia alle azzurre chiudendo il discorso. Ma se Rossella giganteggia, è giusto sottolineare il contributo dato dalle sue compagne. Che pure sono passate attraverso fisiologiche battute a vuoto,a cui han sempre saputo reagire con grinta. Come si addice a delle vere campionesse.

L’unico rammarico è per la semifinale persa contro l’Estonia, che dopo la vittoriosa finalina di Strasburgo, è tornata a essere ostacolo assai poco digeribile per le azzurre. Eppure la gara era partita bene, con il solito avvio sprint di Rossella Fiamingo che porta l’Italia sul 5-2 ai danni di Erika Kirpu. Purtroppo però le nostre non sono riuscite a mantenere il vantaggio, anzi è stata l’Estonia a mettere la freccia sul 10-7. Da lì inizia un match in ricorsa, fino ad arrivare alla frazione decisiva con le estoni avanti di tre stoccate. Rossella è chiamata alla rimonta, ma non riesce a trovare lo spazio per penetrare le difese della solida avversaria. Quando il tempo comincia a stringere, prova una disperata quanto vana carica all’arma bianca che dilata solo il distacco a favore delle estoni.

Il copione della finalina contro l’Ungheria è all’insegna di un grande equilibrio. Le magiare provano la fuga – soprattutto grazie a Emese Szasz – ma le azzurre tengono il passo. Restano appiccicate alla scia delle avversarie (che, oltre alla numero al Mondo, schieravano Julianna Revez, Hejnalka Toth e la giovane Dorina Budai) fino all’ingresso risolutore di Rossella. Il mal di schiena (fitta forte per lei durante il secondo assalto) la piega ma non la spezza, il medico e il fisioterapista la rimettono in sesto con un anti-dolorifico e lei fa il resto, travolgendo l’avversaria e regalando all’Italia questa bellissima medaglia di bronzo.

La gara premia le padrone di casa della Russia (Lyubov Shutova, Tatyan Gudkova, Violetta Kolobova e Yana Zvereva) che, fatta eccezione per lo 0-0 con cui si chiude la prima frazione fra Lyubov Shutova ed Erika Kirpu, non hanno mai lasciato scampo all’Estonia. Per le padrone di casa, prive di un elemento di gran classe come Anna Sivkova, si tratta del bis iridato. Una medaglia che lancia la nazione ospitante in testa al medagliere, a pari merito con l’Italia.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma su Twitter

Pianeta Scherma su Facebook

Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

jizzrain.com/vd/2353-video

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *