Voci azzurre da Legnano

Bianca Del Carretto, Rossella Fiamingo e Mara Navarria commentano il loro Carroccio individuale.

 

Nessuna di loro ha centrato la finale a otto, eppure ci sono motivi per sperare in vista della gara a squadre di domani. Bianca Del Carretto, Mara Navarria e Rossella Fiamingo sanno che l’occasione persa nell’individuale non deve essere preoccupante. «Siamo uscite tutte con atlete che non sono le ultime arrivate», fa notare Bianca Del Carretto, eliminata dalla campionessa del mondo 2013 Julia Beljajeva. «Io avevo buone sensazioni, anche nel corso dell’assalto che ho perso. Mi sembrava di esserci sempre, ma poi toccava lei. Ha comandato il match, c’è poco da dire. Forse non dovevo cercare di fare io l’assalto subito, ma aspettarla e attendere il suo errore». Ora testa alla prova a squadre: «Dobbiamo confermare quanto di buono fatto nell’ultima parte della scorsa stagione. Partiamo da una posizione di classifica scomada, che ci porta a incontrare Cina o Russia per la semifinale, ma abbiamo dimostrato quanto valiamo e non dobbiamo rimetterci in discussione ogni volta».

Anche Rossella Fiamingo si è già data una spiegazione sulla sua sconfitta: «La Ndolo è alta e mancina, tiene bene la misura, e si muove tanto. Io ero impalata sulle gambe, sapevo di dover sciogliere la misura ma non riuscivo a farlo». La sua gara, assicura, «poteva andare peggio, potevo perdere al primo assalto, e invece ho vinto per una stoccata. Ma non ero preoccupata, mi capita spesso di partire così. Il primo assalto, a freddo, è sempre complicato per me». A maggior ragione se è la prima gara dell’anno e si arriva da un mondiale vinto: «Non sono ancora al 100% a livello atletico, e mi sentivo tutti gli occhi addosso, e non ci sono abituata».

Il rimpianto maggiore, forse, ce l’ha Mara Navarria: «Mi sono trovata a inseguirla perché ho sbagliato approccio. Avessi tirato così dall’inizio l’avrei battuta». Perdere contro Shin A Lam, bronzo olimpico in carica, non è certo un dramma, se poi fino all’ultimo la insidi sfiorando la rimonta clamorosa, c’è anche qualche motivi per cui essere ottimisti: «Mi sento bene, fisicamente e mentalmente. Domani possiamo fare bene».

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto di Augusto Bizzi per Federscherma

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