Un’utile esperienza

A Torino Camilla Mancini chiude la sua gara agli ottavi di finale. Le sue dichiarazioni a caldo.

 

Si è chiusa agli ottavi di finale l’avventura torinese di Camilla Mancini: l’esordio  vincente contro Serena Teo, quindi il capolavoro contro Inna Deriglazova, battuta all’ultima stoccata di un assalto da batticuore. Per la giovane frascatana una gara tutto sommato positiva, come lei stessa ha commentato ai nostri microfoni  dopo il match perso contro la francese Anita Blaze.

Camilla, ottavi di finale per te oggi a Torino: che bilancio tracci della tua gara?
A mente lucida ti dico che è un bilancio positivo, anche se mi rendo conto di non aver tirato allo stesso livello l’assalto che ho vinto per entrare nelle sedici e quello che ho perso per entrare nelle otto. Io credo che sia dovuto più che altro alla mia ancora scarsa esperienza a livello assoluto, non sono ancora abituata a tirare tutti gli assalti, dai gironi fino a quelli per gli obiettivi importanti “alla morte”.

Che differenze hai notato nel passaggio dall’Under 20 alle gare di livello assoluto?
Diciamo che lì il livello era più basso e andava pian piano alzandosi, qui, a livello assoluto gli assalti sono tostissimi fin da subito. Le ragazze sono tutte molto forti e hanno molta esperienza, quindi bisogna entrare fin da subito nella gara. Credo proprio che il mio peccato sia stato proprio questo, di non essere stata lucida nel gestire questo aspetto.

Però contro la Deriglazova hai fatto oggi il tuo capolavoro…
Si! Sono riuscita a tenere bene di testa, poi sul 14 pari mi sono presa tre bersagli non validi e stavo cominciando a perdere un po’ di fiducia. Poi, finamente, al quarto tentativo ce l’ho fatta. L’importanza di questo assalto per me è che dimostra che posso competere e giocarmela con molte delle più forti. Ora non mi resta altro che continuare a fare gare per mettere in valigia sempre più esperienza.

Quindi è questa che ti ha “tradito” nell’assalto contro la Blaze?
Avevo finito le energie nervose. Ho provato a entrare nel match, per metà ci sono riuscita – fino al 6 pari o al 7-6 per lei – poi però ho perso lucidità.

Programmi e obiettivi per la stagione?
Innanzitutto mi auguro di poter continuare a fare le gare di Coppa. La competizione qui da noi è altissima e il posto non è mai assicurato. Quanto agli obiettivi, mi aspetto perlomeno di riconfermare il piazzamento nelle sedici, e magari andare oltre. Intanto mi porto a casa un po’ di esperienza anche da questa gara.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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