Beatrice Vio trionfa ad Hong Kong e si prende la Coppa del Mondo di fioretto paralimpico categoria B. per l’azzurra è la seconda vittoria di fila dopo Eger. Sfatato il tabù che non la voleva vincente contro le asiatiche.
Si ferma la Coppa del Mondo assoluta, non si ferma la marcia trionfale della scherma azzurra sulle pedane di tutto il Mondo. Questa volta è la scherma paralimpica a dare le migliore gioie, manco a dirlo nel fioretto. E se si parla di fioretto paralimpico, non si può parlare che di lei, della meravigliosa Beatrice Vio, per tutti Bebe.
Con il 15-6 inflitto nella finale del Grand Prix di Hong Kong alla cinese Feng Yao, il piccolo fenomeno di Mogliano Veneto non solo si è portata a casa il torneo – centrando la seconda vittoria di fila dopo quella di Eger – ma anche e soprattutto ha chiuso ogni discorso per quanto concerne la Coppa del Mondo di specialità, che ha fatto rotta verso l’Italia assieme alla medaglia e al fedele Squaquero, l’inseparabile pupazzetto ormai inscindibile compagno di viaggio di Bebe. Una cavalcata irresistibile quella dell’azzurra, cominciata con l’en plein nella fase a giorni e poi con una travolgente avanzata che ha concesso le briciole alle avversarie: persino le temutissime asiatiche, che non poche delusioni avevano regalato all’azzurra nelle ultime uscite, si sono dovute inchinare alla sua legge: da Jung Ah Kim battuta per 15-2 agli ottavi, alla beniamina di casa nonché campionessa paralimpica a Londra Yui Chong Chan, battuta in semifinale per 15-8. In mezzo, il 15-3 con cui ha eliminato la russa Irina Mishurova nei quarti. Il già citato 15-6 alla cinese Feng Yao è stata la pennellata d’artista, la firma sulla tela più bella.
Una vittoria da festeggiare con le lacrime d’emozione appena dopo l’ultima stoccata e le risate assieme alla sconfitta, la prima ad andare da Bebe ad asciugarle le lacrime dopo averla incrociata a bordo pedana. «Alla stoccata del 15-6 in finale mi sono tolta la maschera ho iniziato a piangere per l’emozione! Mentre andavo a cambiarmi la cinese Fang Yao che avevo appena sconfitto, è venuta ad asciugarmi le lacrime e lì sono scoppiata a ridere e ci siamo abbracciate» racconta nell’immediato post gara la stessa Bebe al sito federale. Quindi, commentando la sua gara, confessa tutta la sua gioia, soprattutto per essere riuscita finalmente a battere le ragazze asiatiche: «Sono veramente felice. Giungere sin qui ad Hong Kong e vincere anche contro le padrone di casa, è la più grossa soddisfazione che mi potevo togliere! Dalla delusione dei Mondiali di Budapest 2013 (concluse al decimo posto, ndr) prendendo delle belle “sventole” dalle cinesi, mi ero ripromessa che mi dovevo allenare per bene per riuscire ad essere al loro livello prima delle Paralimpiadi di Rio 2016. Non credevo di riuscirci così presto, ma non canto mica vittoria adesso!».
Va invece alla Cina il primato assoluto delle vittorie: perchè nella gare svoltesi il giovedì, se si fa eccezione per la gara di fioretto femminile vinta dalla nostra portacolori, a risuonare è stato l’inno cinese. Poca gloria per la truppa azzurra: nel fioretto categoria A, non posto per Loredana Trigilia, mentre Matteo Betti si ferma a un passo dal podio nella prova maschile di fioretto, categoria A. Nelle medesima gara, stop ai sedicesimi di finale per Andrea Macrì. Nella prova maschile di fioretto categoria B, ottavo posto Alessio Sarri, mentre Marco Cima è stato stoppato agli ottavi di finale, chiudendo al quattordicesimo posto.
Nella giornata di venerdì invece si sono svolte le prove di spada maschile e femminile categorie A e B.
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