Maledizione di bronzo

Enrico Garozzo terzo a Heidenheim. Vince Heinzer su Borel. Podio anche per lo svedese Kase.  

 

Un altro podio, il secondo consecutivo, ma stavolta è un terzo posto che ha un retrogusto amaro. Enrico Garozzo è sempre lì, tra i grandi. Con una costanza e una continuità di risultati che nessun altro ha mostrato, finora, in questa stagione. Dal bronzo dei mondiali di Kazan, ha infilato un piazzamento nei 16, una finale e due terzi posti. E ancora gli manca l’acuto che desidera, come aveva confessato a Pianeta Scherma.

Sembrava il giorno giusto, oggi, la città giusta Heidenheim, dove era già salito sul podio nel 2013. Perché mentre Enrico infilava Braun (15-8 nei 64), Boczko (15-12 nei 32), Khodos (15-6 nei 16) Park Sangyong (15-11 negli otto), degli altri grandi restava solo Max Heinzer, all’estremo opposto del tabellone. Così, dopo la vittoria dello svizzero sullo svedese Robin Kase, la finale sembrava apparecchiata, ma sulla strada di Enrico Garozzo si è intromesso, di prepotenza, Yannick Borel. Classe 1988, un solo podio in carriera, nessuna qualificazione nei 64 in stagione prima di oggi, Borel ha dominato l’assalto con il carabiniere siciliano, chiudendo 15-10 e presentandosi all’ultimo atto contro Heinzer. A spuntarla, per una sola stoccata, è stato lo svizzero, che così si è preso la vittoria finale.

Enrico, sull’ultimo gradino del podio con Kase, si coccola comunque un altro risultato più che positivo, nuovi punti in arrivo, la sensazione che questa stagione sarà ancora ricca di soddisfazioni. La maturazione completa è arrivata a 25 anni, pochi per uno spadista che ora può finalmente dire di essere a tutti gli effetti tra i migliori al mondo. Lì dove devono stare anche Paolo Pizzo e Matteo Tagliariol. L’aviere catanese si è fermato nei 32, sconfitto da Khodos per 15-9, chiudendo al 18esimo posto. Fuori nei 64 il campione olimpico di Pechino, che dopo la maratona delle qualificazioni è stato sconfitto nel primo assalto di giornata da Park Sangyong, per una sola stoccata, 15-14, subendo una rimonta dal 14-11 a suo favore. «E niente… Ho perso. Stavolta brucia da morire perché ero veramente vicino a vincere contro un avversario veramente forte», ha commentato Tagliariol su Facebook. «La forma c’è. Inizio a prendere sicurezza ma manca evidentemente ancora qualcosa. Chissà quali piani avrà il destino. Intanto torno da Heidenheim an der Brenz con grande esperienza e ovviamente con un po’ di delusione perché oggi potevo essere un pochino più fortunato almeno… E sarebbe stato tutto diverso». Ci sarà presto occasione per rifarsi.

 

Twitter: GabrieleLippi1

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