Rossella Gregorio terza ad Atene. Trionfa la Kharlan sulla Velikaya. Irene Vecchi torna in finale a otto.
Due a zero e palla al centro. Olga Kharlan infila la seconda vittoria consecutiva contro Sofya Velikaya, agguanta la russa in testa alla speciale classifica delle vincitrici di stagione nelle prove di Coppa del Mondo di sciabola (due successi a testa), conferma di essere tornata la Olga di sempre e di aver già smaltito i postumi di matrimonio e Luna di Miele. La Velikaya si inchina ancora una volta, cedendo per una sola stoccata nella finale del Trofeo dell’Acropoli, ad Atene. Sono loro due le migliori del momento, poi vengono le altre.
E nel gruppone degli inseguitori c’è Rossella Gregorio, terza sotto il Partenone con la statunitense Dagmara Wozniak, secondo podio stagionale, terza sconfitta in quattro gare contro la Velikaya, sempre più sua bestia nera. La semifinale con la russa è finita con un 15-6 piuttosto secco, che conferma quanto già visto nella finale di Orleans, quando fu 15-12 per Sofya, e nel quarto di Isla Margarita (15-7). Rossella però è lì, sempre tra le grandi, e quest’anno è stata sconfitta solo da quelle due, sempre quelle due: Kharlan e Velikaya. Vogiouka, Kim, Egorian sono tra le top mondiali battute da Rossella, che oggi, per salire sul podio, ha dovuto superare anche lo scoglio rappresentato da Irene Vecchi.
Il derby consumato nei quarti di finale ha visto la campana prevalere 15-6 sulla livornese, tornata in una finale con pieno merito, dopo aver superato per 15-14, negli ottavi, nientemeno che Mariel Zagunis. Segnali di ripresa incoraggianti, dunque, anche dalla ragazza che poco meno di due anni fa era stata bronzo a Europei e Mondiali, e che a Londra 2012 si era fermata a un soffio dalla semifinale.
Stop nelle 32 per Alessandra Lucchino (sconfitta 15-13 dalla Velikaya dopo aver superato 15-11 la Komashchuk), Caterina Navarria (15-9 dalla Marton dopo il 15-10 sulla Shen) e Loreta Gulotta (15-13 nel derby con Irene Vecchi dopo aver battuto con lo stesso identico punteggio la Grench). Fuori nelle 64, invece, Lucrezia Sinigaglia (15-12 dalla greca Vahlas) e Ilaria Bianco (15-9 contro l’americana Sage Palmedo).
Twitter: GabrieleLippi1
Foto di Marie-Lan Taÿ Pamart