Padova continua a rimanere stregata

Le dichiarazioni post gara di Aldo Montano al termine del Trofeo Luxardo. Stop agli ottavi per il livornese.

 

Non ha lesinato classe e grande cuore, Aldo Montano. Il fuoriclasse livornese ha dato spettacolo sulle pedane del Pala Fabris, venendo a capo alla grandi di un assalto complicato contro un super campione del calibro di Nicholas Limbach. Poi la freschezza del coreano Oh e qualche crampo, hanno imposto il semaforo rosso alla gara dell’oro olimpico di Atene. Che dopo due podi di fila, deve suo malgrado incassare uno stop precoce nella gara di casa.

Aldo, cosa ci racconti della tua gara di oggi?
Che ti dico? Male, male! (ride). Purtroppo dopo un avvio di stagione più che positivo uno stop bisognava metterlo in conto. Purtroppo questa pausa è arrivata proprio qui a Padova, che è una gara che ho sempre sognato di vincere ma non ci sono mai riuscito, facendo al massimo un terzo posto. Sembra una maledizione… Peccato perchè avevo fatto due grandi match sia contro Singer che contro Limbach, ma purtroppo nell’assalto successivo ho avuto anche un po’ di crampi e mi sono scontrato con un avversario che non molla mai.

Che tipo di avversario è stato il coreano Oh?
Un ottimo atleta, in gamba. Non lo conoscevo perché nuovo, ma è davvero molto bravo: tatticamente è molto intelligente, mi faceva attaccare. Dal canto mio, ero convinto di poter chiudere prima il conto, anche perché stavo avvertendo i primi crampi, e mi sono fatto prendere dalla foga. Lui è stato più bravo e quindi onore al mio avversario, ha meritato di vincere.

Dell’assalto contro Limbach che ci racconti (fra l’altro, davvero un peccato sia capitato così presto)?
Molto probabilmente ho sprecato di più in questo assalto, perlomeno a livello di energie mentali e fisiche. Purtroppo Limbach sta attraversando un periodo difficile, è uscito dai primi sedici ed è una mina vagante: trovarlo così presto è davvero un peccato, ma finché non sale saranno match da affrontare subito.

Domani c’è già una prova a squadre per il riscatto, che sensazioni ci sono in squadra dato che tutti e quattro venite da una gara opaca?
Dopo un po’ di ore smaltisci tutto, si dimentica e si riparte. Spesso e volentieri a squadre abbiamo fatto bella figura qui a Padova e lo stesso cercheremo di fare domani. Non è facile, perché uscire da un’individuale con il morale un po’ a terra non aiuta, ma vediamo stasera di motivarci e domani fare del nostro meglio.

In ottica qualifiche per Rio questo stop non influisce più di tanto ma c’è comunque rammarico per oggi..
Sai l’arrabbiatura c’è comunque perché ovviamente uno lavora tutta la settimana per una gara e uscire prima non è mai piacevole. Ad ogni modo, meglio ora che più avanti, quando le gare metteranno in palio i punti per Rio. Ma comunque la stagione è ancora lunga, le gare decisive scattano ad aprile e ci sono ancora tante prove di Coppa del Mondo. Sarà importante fare bene Europei e Mondiali, perché in Coppa del Mondo basta fare qualche buon risultato e la situazione si sistema. Dal canto mio, io non voglio fare calcoli o conti, ma preparare ogni torneo nel migliore dei modi possibili e fare sempre buoni risultati. Il resto si vedrà.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 

 
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