La sciabola maschile riparte dalla Polonia. Azzurri a caccia di riscatto dopo Padova. L’anno scorso vinse Montano.
Archiviato lo sfortunato (perlomeno a livello individuale) “Trofeo Luxardo” – dove comunque buone indicazioni sono arrivate da Massimiliano Murolo e Alberto Pellegrini – l’Italsciabola al maschile riparte dalla Polonia e da Varsavia, sede nel fine settimana della quarta tappa di Coppa del Mondo. Usciti troppo presto dalla lotta per il podio al Pala Fabris, gli sciabolatori azzurri ricercano le sensazioni migliore sulle pedane che l’anno scorso videro il ritorno alla vittoria in Coppa del Mondo di Aldo Montano, una vittoria che mancava nel carniere del campione livornese addirittura dal 2011. La finale contro il tedesco Hartung fu un capolavoro che vale la pena rivedere. Sul podio, assieme a Montano, ci salì anche Luigi Samele, allora fresco di prima vittoria in Coppa del Mondo sulle pedane di Chicago. Chicago, Varsavia e Plovdiv, un trittico tutto da incorniciare per la sciabola azzurra, dal momento che in Bulgaria arrivò anche la firma di Enrico Berrè. Il romano, dopo un inizio di stagione difficile, sembra aver trovato finalmente il giusto feeling in pedana: la prova a squadre di Padova e la vittoria nella Coppa Europa per Club ottenuta con la squadre delle Fiamme Gialle, tirate entrambe da protagonista, ha ridato fiducia a Enrico, che già nelle dichiarazioni del post gara patavino si era detto finalmente soddisfatto della sua scherma. Voglia di riscatto è anche quella che anima Diego Occhiuzzi, Luigi Miracco e Luigi Samele – tutti usciti al primo turno al Luxardo – così come puntano a riconfermare quanto di buono fatto vedere al Pala Fabris Alberto Pellegrino, Massimiliano Murolo e Luca Curatoli, grande protagonista anche nella gara a squadre. La gara per quartetti è stata la nota più lieta della due giorni di Padova, con gli azzurri ancora una volta sul podio al termine di un palpitante assalto contro la Corea. Con Montano fermo ai box in via precauzionale causa problemi muscolari, e Samele non al top causa malessere accusato nella notte successiva alla gara individuale, è toccato a Luca Curatoli salire in cattedra, mentre Enrico Berrè ha superato a pieni voti l’esame rappresentato dal sempre delicato compito di essere l’ultimo frazionista.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma