La jesina batte in finale Inna Deriglazova. Podio per Thibus e Jeon. Stop ai quarti per Valentina Vezzali.
Un urlo più volte cacciato in gola e spesso represso sul più bello. Da quel giugno 2012, quando Elisa Di Francisca centrò la sua ultima vittoria in Coppa del Mondo (a San Pietroburgo), sono passati quasi tre anni: in mezzo “solo” – si fa per dire – gli ori di Londra 2012 e quelli europei di Zagabria e Strasburgo, oltre a un bel gruzzolo di secondi e terzi posti in Coppa. A Cuba la jesina è tornata a liberare la sua gioia, travolgendo tutte le avversarie che di volta in volta le si paravano di fronte.
A partire dalla giapponese Maki Ito, battuta 15-1 nel primo turno, per chiudere con la russa Inna Deriglazova, battuta 15-5 in una finale che di storia ne ha avuta ben poca. Anche se l’equilibrio del primo periodo – chiuso in vantaggio dalla russa per 3-2 – sembrava suggerire un altro tipo di assalto. Nel secondo periodo però, la zampata decisiva della campionessa olimpica in carica, che mette a segno lo strappo decisivo fino a chiudere sul 15-5 che vale la vittoria. In mezzo sono arrivate le vittorie in due derby contro Valentina De Costanzo nel tabellone delle 32 e contro Carolina Erba agli ottavi, regolate rispettivamente 15-7 e 15-8. Aida Shanaeva e la coreana Hee Sook Jeon – poi terza a pari merito con la francese Ysaora Thibus – le altre “vittime” della cavalcata trionfale della jesina.
Per una campionessa olimpica che sale sul gradino del podio, ce n’è un’altra che ancora una volta vede lo stesso stregato. Per Valentina Vezzali – autrice di un numero da antologia contro la Varga, a cui recupera tre stoccate in meno di trenta secondi prima di batterla allo sprint nel minuto supplementare – la gara finisce ancora una volta ai quarti di finale. A negarle la gioia di una “medaglia” questa volta è la francese Ysaora Thibus. Per quanto concerne la gara delle altre azzurre, si fermano agli ottavi di finale Carolina Erba – fermata dalla Di Francisca – e Valentina Cipriani, battuta dalla coreana Jeon, mentre gran parte delle azzurre – che avevano superato in toto o quasi il primo assalto di giornata, fatale solo a Camilla Mancini – hanno visto stoppato il loro cammino nel turno delle 32: un discorso che vale per Alice Volpi (bellissima la sua rimonta dal 4-10 ai danni della francese Anita Blaze, battuta poi 15-14), Serena Teo e Valentina De Costanzo, battute rispettivamente da Jeon (15-7), Kiefer (15-14; nell’assalto prima la Kiefer aveva stoppato la Mancini) e Di Francisca.
C’era grande curiosità attorno al ritorno in gara della polacca Sylwia Gruchala: per lei stop nel turno delle 64, battuta da Aida Shanaeva per 15-5.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma