Spada donne, a Budapest è tempo di Grand prix

Sulle pedane ungheresi è di scena la spada femminile per il secondo Grand Prix di stagione. 

 

La spada ricomincia da Budapest. Nel weekend in arrivo sulle pedane ungheresi si disputerà infatti la seconda prova Grand Prix della stagione, la sesta complessiva del calendario di Coppa del Mondo, in un programma che prevede per la gara femminile sabato 21 i turni di qualificazione e domenica 22 il tabellone principale.

Per i colori azzurri, l’attesa è per il primo acuto a livello individuale che faccia da seguito e coronamento alla striscia di podi ottenuti nelle prove a squadre e culminata nel primo posto di Buenos Aires il mese scorso.Proprio il quartetto ormai consolidato della prova a squadre sarà il punto di partenza, e di forza, delle azzurre: Bianca Del Carretto (terza a Doha, nell’unica altra prova GP della stagione) e Mara Navarria (secondo posto a Barcellona), ad oggi le uniche azzurre a podio in prove individuali di Coppa, tenteranno di concedere il bis, mentre resta l’obiettivo puntato sul primo podio stagionale per Rossella Fiamingo e Francesca Quondamcarlo. La prima sembra ancora soffrire la pressione derivante dall’essere la regina Mondiale della specialità, la seconda troppe volte beffata alla priorità, divenuta per la spadista romana iridata a squadre nel 2009 una sorta di maledizione. Se le quattro sopra elencate sono le punte di diamante, non bisogna però mancare di tenere in considerazione le altre carte al mazzo di Cuomo. Come Francesca Boscarelli, ad esempio, che ha disputato sin qui delle buone gare.

Guardando oltre l’Italia, a Budapest sarà al rientro Emese Szasz dopo il periodo di assenza dalle gare, in un circuito di Coppa del Mondo che ha visto finora cinque diverse vincitrici nelle cinque gare disputate: oltre alla stessa Szasz (tre podi complessivi prima dello stop), Pochkalova, Gherman, Xu Anqi e Besbes. Tra le favorite per ranking e qualità complessive bisogna considerare anche Ana Branza (seconda a Legnano e Xuzhou), Erika Kirpu (anche per lei due secondi posti, a Doha e Baires) e Britta Heidemann (terza a Legnano e Buenos Aires). Ma, come spesso insegna la storia nelle gare di spada, di tutto e di più può accadere.

L’appuntamento con la tappa di Budapest, dedicata alla memoria di Jozsef Sackovics, è un classico per la Coppa del Mondo di spada femminile. In tempi recenti, il miglior risultato per un’atleta italiana è datato 2012, quando Mara Navarria chiuse seconda battuta solo dalla polacca Malgorzata Bereza. A podio in Ungheria anche Rossella Fiamingo (2014) e Nathalie Moellhausen (2009): entrambe le azzurre chiusero la loro gara al terzo posto. Nell’ultima edizione, quella che vide Rossella Fiamingo fermarsi solo al cospetto di Erika Kirpu in semifinale, da segnalare anche l’ottima gara di Marta Ferrari, che si fermò ai quarti di finale e chiuse in ottava posizione.

Twitter: MattiaBoretti

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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