Il tedesco torna alla vittoria in Coppa del Mondo dopo due anni. Italiani tutti lontani dal podio.
Il ritorno di Nicolas Limbach. A Seul, nella seconda prova Grand Prix stagionale di sciabola, il tedesco torna alla vittoria due anni dopo il suo ultimo successo in Coppa del Mondo, sempre in una prova GP a Budapest nel 2013. La sua solidità e il rendimento costante lungo tutta la gara si dimostrano determinanti per la vittoria finale, ottenuta superando il francese Nicolas Rousset (anch’egli di nuovo sul podio dopo quasi tre anni, a Varsavia 2012 l’ultima medaglia di Coppa) con il punteggio di 15-8. Sul terzo gradino del podio si piazzano il russo Kamil Ibragimov e, per la prima volta in carriera, lo statunitense Daryl Homer, autore tra l’altro di alcune stoccate altamente spettacolari durante i suoi assalti. Per quanto riguarda i big in gara oggi sono stati presto eliminati due tra i favoriti, Aron Szilagyi (sconfitto ai 32 da Rousset, rimane così ancora a secco di vittorie in stagione) e l’idolo di casa Gu Bongil (stop contro Reshetnikov ai 16).
Capitolo Italia. Un generale passo indietro ha invece purtroppo caratterizzato la prova degli azzurri in gara: nessun italiano ha infatti raggiunto le finali, con Aldo Montano, Luigi Samele ed Enrico Berrè per i quali lo stop è arrivato al tabellone dei 16. Per Montano, dopo le vittorie ai 64 e ai 32 contro gli ungheresi Gemesi (15-14) e Szatmari (15-13) è arrivato lo stop contro Limbach (15-12); Samele cede a Rousset (15-9) dopo aver superato Senegas (15-8) e uno dei padroni di casa, Kim Junghyun (15-13), mentre Berrè viene sconfitto da Hartung (15-12) dopo le vittorie contro Iliasz (15-13) e Pakdaman (15-5).
Sempre tra gli atleti italiani in gara, al turno dei 32 si fermano invece Luca Curatoli, che purtroppo incrocia già ai 32 Alexey Yakimenko (15-12 il finale per il campione russo) e Giovanni Repetti, che cede a Limbach per 15-7. Si ferma subito la corsa degli altri cinque italiani in gara: Luigi Miracco (15-9 da Yagodka), Fabrizio Marino (15-10 da Ibragimov), Massimiliano Murolo (15-14 da Rousset), Riccardo Nuccio (15-6 da Reshetnikov) e Amedeo Giani (15-14 da Gu).
Twitter: MattiaBoretti
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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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