A Tashkent scattano oggi i Mondiali Cadetti e Giovani. Le speranze azzurre per la categoria Cadetti.
Il conto alla rovescia è terminato. Mentre scriviamo, infatti, saranno già cominciati i Mondiali Cadetti e Giovani di Tashkent. Dopo l’ottimo Europeo di Maribor, c’è grande attesa in casa Italia per vedere come se la caveranno i giovani azzurri nelle sfide Mondiali. In questa prima parte della nostra presentazione, ci occuperemo della categoria Cadetti.
Nel primo giorno di gare, tocca alla spada assegnare i primi allori. Particolare attenzione va alla prova delle nostre incredibili spadiste Alessandra Bozza, Eleonora De Marchi e Federica Isola. Tutte e tre sono state artefici di una stagione a dir poco eccezionale e, grazie alle loro imprese, si sono conquistate, insieme alla compagna Beatrice Cagnin (che tirerà nella prova a squadre mista), il soprannome di “nuovo Dream Team”. Eleonora De Marchi, al suo ultimo anno tre le U17, è la campionessa del mondo in carica ed ha da poco portato a casa tre medaglie dagli Europei di Maribor, mentre Federica Isola proprio a Maribor ha fatto doppietta prendendosi i titoli individuali e a squadre. E anche Alessandra Bozza, che studia con l’aspirazione di poter diventare un giorno cardiochirurgo, ci ha già regalato tante emozioni. Per quanto riguarda i ragazzi della spada, quello che ci si aspetta è, quantomeno, un tentativo di riscatto. Dopo un Europeo privo di medaglie individuali, Federico Marenco, Valerio Cuomo, figlio d’arte, ed Alessio Preziosi vorranno sicuramente dare un segnale e provare a fare la voce grossa.
Giovedì 2 aprile sarà il turno dei fiorettisti e delle sciabolatrici. Per quanto riguarda i ragazzi i riflettori saranno sicuramente puntati su Alvise Del Santo, laureatosi da poco campione europeo U17, a seguito di una gara condotta splendidamente. Tanto ci si aspetta anche da Andrea Funaro e Sebastiano Bicego. Il primo, in particolare, ha sfiorato il podio agli Europei di Maribor e, essendo al suo ultimo anno fra gli U17, vorrà sicuramente lasciare il segno, proprio come la sua collega De Marchi. Le tre sciabolatrici che proveranno a portare in alto i colori azzurri sono Beatrice Della Vecchia, Ludovica Ferrari, Lucia Lucarini. Quest’ultima è stata artefice di una splendida stagione, ed ha brillato in particolar modo nelle competizioni del Circuito europeo U17, non essendo mai scesa dal podio. L’unica parentesi amara della sua stagione è stata l’Europeo di Maribor, durante il quale non è riuscita a confermare gli ottimi risultati precedentemente ottenuti. Particolare è la situazione di Ludovica Ferrari, la quale, non essendo stata inserita nel quartetto che ha preso parte agli Europei, farà a Tashkent il suo esordio con i colori azzurri.
Infine, venerdì 3 toccherà agli sciabolatori ed alle fiorettiste. Le tre cadette che scenderanno in pedana sono Lodovica Bicego, sorella di Sebastiano, Serena Rossini ed Elena Tangherlini. Quest’ultima è da poco salita sul terzo gradino del podio a Maribor e di certo vorrà confermare l’ottimo risultato ottenuto in terra slovena, mentre per le sue compagne l’obbiettivo è quello di migliorare un Europeo durante il quale le tedesche hanno sicuramente avuto la meglio. Lo stesso discorso vale per gli sciabolatori Alberto Arpino, Matteo Neri e Flavio Maria Tricarico. Nessuno dei tre, infatti, è riuscito a salire sul podio degli Europei, che è stato occupato per metà dai giovani tiratori russi. Il Mondiale di Tashkent sarà dunque una buona occasione per rifarsi e per provare a concludere nel migliore dei modi la stagione internazionale.
A chiudere il programma sarà la sperimentale gara a squadre miste (sabato 4). E’ la prima volta, infatti, che questo tipo di competizione viene inserita nel programma dei Mondiali U17, nei quali, lo ricordiamo, non è prevista la gara a squadre “classica”, da sempre terra di conquiste di metalli preziosi per i nostri azzurrini. Speriamo che, nonostante l’elemento novità che questa gara porta con se, i tre ragazzi e le tre ragazze, un maschio ed una femmina per arma, siano pronti a regalarci tante emozioni e magari anche una medaglia.
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
