Fioretto femminile, è un oro da brividi

Scherma - L'Italia vince l'oro a squadre Under 20 nel fioretto femminile a Tashkent

Le fiorettiste vincono il titolo battendo alla priorità gli Usa. Finale thriller. Podio per la Polonia.

 

Tutta la meraviglia della scherma sta in quegli ‘ultimi minuti di una finale, quella di fioretto femminile a squadre, che fino a quel momento era sembrata scorrere via senza sussulti: da una parte le azzurre (Elisabetta Bianchin, Claudia Borella, Erica Cipressa, Camilla Rivano), dall’altra le americane (Iman Blow, Sabrina Massialas, Megan Partridge, Sara Taffel) a giocarsi il titolo Mondiale. In mezzo, momenti di studio che si alternano a improvvise fiammate (come lo scoppiettante 8-8 a cui danno vita, nel loro parziale Cipressa e Blow), fino a che non si arriva all’ultimo decisivo round sul punteggio che recita 36-32 Italia.

È qui che inizia un’altra storia: quella che vede protagoniste assolute Sabrina Massialas ed Erica Cipressa. Atleta forte ed esperta malgrado la giovanissima età, Sabrina,  presenza fissa del quartetto Usa in Coppa del Mondo senior, quello capace di battere in stagione persino il Dream Team italiano. Dall’altra parte c’è questa figlia d’arte tosta e fortissima, con un futuro luminoso all’orizzonte. Stoccata dopo stoccata, l’americanina impatta sul 36 pari rimandando tutto alla priorità, che la sorte assegna all’Italia. Con tutto il Mondo in palio in un solo minuto, la tensione sale e dopo pochi secondi il thriller è servito: le due luci si accendono nello stesso momento, esulta Erica con le compagne convinta di aver parato e risposto, esultano le americana convinte che Sabrina Massialas abbia portato l’attacco decisivo.

Passano secondi interminabili, prima che l’arbitro – rifugiatosi in un salomonico giudizio di “simultanea” – smorzi l’entusiasmo di entrambe le fazioni e rimetta entrambe le contendenti a centro pedana, in guardia, con un umore che nessuna parola potrà meglio descrivere dei loro volti tirati e scavati dalla tensione. Alla seconda volta però, non c’è nessun dubbio, nessuna ricostruzione arbitrale da attendere: è attacco di Erica, netto, pulito, semplicmente… mondiale.

Se Erica Cipressa suggella il trionfo, non si può però dimenticare di dare la meritata celebrazione – senza alcuna distinzione di merito – anche a una solida e concreta Elisabetta Bianchin, sempre presente nei momenti fondamentali di tutti gli incontri, dal primo con la Francia disputatosi ieri e vinto 45-29 fino alla chiusura trionfale di oggi con gli Stati Uniti, passando attraverso gli assalti contro Giappone e Polonia. Ma anche a Camilla Rivano, oggi carica a pallettoni, e a Claudia Borella, che la sua parte l’ha fatta nella semifinale contro la Polonia.

Quattro ragazze, quattro campionesse unite per un’unica missione: portare l’Italia del fioretto femminile sul tetto del Mondo. Missione perfettamente riuscita, ottimo lavoro fanciulle!

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 

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