Pechino, alla Francia la prova a squadre di sciabola

Battuta in finale 45-41 l’Ucraina di Olga Kharlan. Podio anche per gli Stati Uniti. L’Italia chiude in quinta posizione.

 

Inizia con il quinto posto nella prova a squadre di Pechino l’avventura della sciabola femminile azzurra sulla strada che conduce alle Olimpiadi di Rio del prossimo anno. Un risultato che ovviamente non può non lasciare un pizzico di amaro in bocca, visto il valore delle nostre sciabolatrici. Nulla cambia in ottica Rio, ben chiaro: si è solo all’inizio del cammino e il primo posto nella “conference” europea assicura comunque all’Italia il biglietto olimpico. Resta però l’amaro in bocca per aver mancato l’appuntamento con la continuità dopo la splendida vittoria di Gand e per aver perso qualche punto dalle dirette concorrenti (Francia e Ucraina, oggi prima e seconda) per un posto nelle prime quattro del ranking.

Sulle pedane cinesi, il quartetto composto da Ilaria Bianco, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Irene Vecchi ha iniziato il suo cammino battendo al primo assalto il Messico con il punteggio di 45 -34 prima di incappare ai quarti di finale nella Francia (Cecilia Berder, Manon Brunet, Saoussen Boudiaf, Charlotte Lembach), che ha battuto le azzurre per 45 -33, prendendosi così la rivincita sulle nostre ragazze, che le avevano battute nella vittoriosa finale di Gand. Estromesse dalla lotta per il podio, Gregorio e compagne hanno dovuto così lottare per le posizioni di rincalzo: le vittorie contro Polonia (45-34) e Corea (45-39) hanno quindi sasncito il quinto posto finale per le ragazze di Sirovich

A vincere la gara sono state proprio le francesi, brave a battere 45-41 l’Ucraina di Olga Kharlan. Una vittoria resa ancora più speciale perché arrivata in emergenza, con Charlotte Lembach finita ko nella semifinale contro la Russia – per lei un problema all’anca, la cui entità verrà valutata al ritorno della strasburghese in patria – e Cecilia Berder non al meglio. Le francesi sono diventate un’avversaria tosta con cui dover fare i conti da qui fino a Rio, soprattuto nella prova a squadre, dove sembrano aver trovato il terreno ideale per esprimersi tutte e quattro al meglio delle loro possibilità. Ora anche le corazzate come Russia, Stati Uniti e Ucraina hanno una gatta da pelare in più.

Stati Uniti (Monica Aksamitt, Ibtihaj Muhammad, Dagmara Wozniak, Mariel Zagunis) e Russia (Ekaterina Dyachenko, Yana Egorian,Yulia Gavrilova, Sofya Velikaya) che oggi si sono dovute accontentare della finalina per il bronzo: la spunta proprio la squadra.americana, che si impone per 45-32.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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