Il romeno vince il Grand Prix maschile. Battuto in finale Szabo. Podio per Szilagy e Decsi.
Ci sono un rumeno (che ama particolarmente Mosca), un tedesco, e due ungheresi… Quello che ha tutti i crismi del classico incipit di una barzelletta, è in realtà il podio di oggi nella capitale russa. Va infatti a Tiberiu Dolniceanu il Grand Prix maschile di sciabola, ultimo atto della stagione di Coppa del Mondo. Il romeno, campione d’Europa a Zagabria nel 2013, ha centrato la sua seconda vittoria in Coppa del Mondo – l’altra arrivò, ironia del destino, proprio a Mosca lo scorso marzo – al termine di una combattuta finale contro il tedesco Matyas Szabo, piegato con il punteggio di 15-11. Per il ventiquattrenne di origine romena si tratta del terzo podio in carriera, il secondo di fila a Mosca dopo il terzo posto conquistato l’anno scorso.
Giochi del destino e degli dei della scherma, in questo intreccio tutto tedesco-romeno, mentre il gradino più basso del podio è tutto a tinte ungheresi, con Tamas Decsi e Aron Szilagy a chiudere il lotto dei “medagliati”.Per l’olimpionico di Londra 2012 ennesimo podio stagionale, ma la vittoria sembra rimanere stregata, mentre il 33enne Decsi riassapora la gioia del podio dopo oltre cinque anni, spegnendo allo stesso tempo la gioia del pubblico russo dopo aver estromesso per una sola stoccata (15-14) il beniamino di casa, Kamil Ibragimov. Giù dal podio anche altri nomi illustri, come i coreani Bongil Gu (sorpreso da Szabo) e Jungwhan Kim (eliminato da Szilagy), il tedesco Nicholas Limbach e la sorpresa canadese Joseph Polossifakis.
In casa Italia, la nota migliore arriva da Luca Curatoli, che si ferma agli ottavi di finale: l’astro nascente della sciabola azzurra trova in Aron Szilagy l’ostacolo insuperabile, non prima però di aver estromesso Enrico Berrè al termine di uno spettacolarissimo derby purtroppo capitato troppo presto. I due azzurri hanno messo in mostra tutto il loro campionario di colpi, e alla fine Curatoli ha prevalso con il punteggio di 15-12. Giornata no anche per tutte le altre punte dell’Italsciabola: tanto Aldo Montano quanto Diego Occhiuzzi, infatti, vengono beffati nel tabellone dei 32 all’ultima stoccata, rispettivamente da Alin Badea e Matyas Szabo, mentre Luigi Samele incappa nell’iridato Under 20 Eli Dershwitz, che al primo assalto di giornata lo batte per 15-13.
Buona la gara di Riccardo Nuccio: il giovane torinese batte al primo assalto un avversario tosto e quotato come l’americano Daryl Homer, prima di perderò però nel tabellone dei 32 contro il francese Maxence Lambert. Finisce invece già al tabellone dei 64 la gara del settimo azzurro in corsa oggi, Massimiliano Murolo, anche lui battuto da un Matyas Szabo che oggi sembrava essere particolarmente ispirato nell’arte di battere all’ultima stoccata gli sciabolatori azzurri.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma