Road to Montreux: sciabola femminile

L’anno scorso successo di Olga Kharlan, con Rossella Gregorio bronzo.  Favorite e outsider per la gara di Montreux.

 

Olga Kharlan o Sofya Velikaya? Su quale ruota uscirà questa volta il numero vincente? Domenica 7 avremo la risposta. Le due fuoriclasse, che sin qui si sono spartite la vittorie nella stagione, sono pronte a darsi nuovamente battaglia sulle pedane di Montreux.

L’anno scorso andò così – Sulle pedane di Strasburgo, Olga Kharlan firmò il suo personalissimo quinto successo a livello continentale, battendo in finale Ekaterina Dyachenko. Sul podio salirono anche la nostra Rossella Gregorio, autrice di una grande prestazione interrottasi solo al cospetto della futura vincitrice, e la greca Vassiliki Vougiuka.

Favorite – Fin troppo facile rispondere alla domanda, basta vedere l’andamento della stagione. I gironi di inizio gara potrebbero mischiare in parte le carte, ma facilmente a contendersi l’oro e le medaglie arriveranno le solite due.

Outsider – Tante le ragazze che possono ambire a un posto sul podio, a partire da Rossella Gregorio, che proverà subito a riscattare il passo falso di Mosca. Gara da cui sono uscite rinvigorite tanto Ekaterina Dyachenko quanto Yana Egorian. Attenzione alla greca Vougiouka, da tre anni presenza fissa nelle foto ricordo di fine gara, con due argenti e un bronzo. Fra le mine vaganti, le  francesi Charlotte Lembach e Cecilia Berder, l’ungherese Anna Marton e la polacca Aleksandra Socha.

Prova a squadre – L’anno scorso vinse la Russia che batté in finale una superlativa Francia. Il bronzo andò all’Ucraina mentre l’Italia chiuse al quinto posto. Saranno queste quattro nazioni a giocarsi le medaglie, con qualche grammo in più che fa pendere la bilancia a favore delle russe, che alla fuoriclasse Velikaya aggiungono tre atlete di altissima caratura come Egorian, Dyachenko e Gavrilova. L’Ucraina ha dalla sua il fattore Kharlan, che se adeguatamente supportata dalle compagne fa dell’altra corazzata est Europea una naturale favorita. La Francia punta forte sul collettivo e sulla forza del gruppo, l’Italia sulla classe e sulla voglia di lottare delle sue sciabolatrici. Sarà una bella sfida.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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