Fioretto maschile, le voci degli azzurri

Dopo la  tripletta nel fioretto maschile, gli azzurri parlano ai microfoni di Pianeta Scherma.

 

La gioia compassata di Andrea Cassarà, fresco di quarto titolo europeo a livello individuale; la delusione malcelata di Daniele Garozzo per le ultime battute della finale; la soddisfazione con qualche rammarico di Edoardo Luperi. I tre fiorettisti azzurri raccontando a Pianeta Scherma le sensazioni del dopo gara.

Andrea CassaràNessun fiorettista era sin qui riuscito a vincere quattro titoli europei a livello individuale, quindi la gioia ovviamente è molta. Ma la mia testa è fissa a Rio, dove proverò a vincere l’unica medaglia che ancora mi manca. Ho lavorato tanto e il lavoro finalmente ha ripagato, soprattutto dopo un inizio di stagione un po’ difficile.

Daniele GarozzoSono soddisfatto della prestazione, perché per essere al mio primo Europeo ho tirato veramente bene. Ma c’è anche molto amaro in bocca, perché oggi mi sentivo veramente in forma. Quando sei in vantaggio 11-10 e poi prendi un parziale di 5-0, non puoi essere soddisfatto di questo. Perché la differenza che passa fra un titolo Europeo e una medaglia d’argento è tanta…

Edoardo LuperiDal punto di vista del risultato, niente male come esordio. Vengo da una stagione difficile e fino alla fine non sapevo se avrei partecipato o meno a questo Europeo, quindi indubbiamente ho fatto una buona gara. Sono però un po’ amareggiato per il fatto di non essere riuscito, nel corso della semifinale, ad esprimere la mia scherma come avrei voluto. Però ci può stare, ora non resta altro da fare che continuare a lavorare e migliorare giorno dopo giorno.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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