Il campione ungherese batte Hartung in finale e conquista il titolo continentale. Podio per i russi Kovalev e Yakimenko.
Quando il belga Seppe Van Holsbeke è salito sul 14-10, in molti hanno pensato che l’Europeo di Aron Szialgy stesse per finire lì, agli ottavi di finale, battuto da un giovane di belle speranze autore dell’upset del giorno. Ma l’orgoglio del campione, misto a un po’ di “braccino” venuto al belga, hanno permesso all’ungherese di tornare in partita e di costruire la propria strada verso l’oro: dapprima una rimonta da fenomeno per il 15-14 finale, quindi gli scalpi del francese Rousset, del russo Alexei Yakimenko – in uno dei match con il più alto contenuto tecnico e spettacolare -e quello finale di Max Hartung.
Giornata da incorniciare quindi per l’oro olimpico di Londra 2012, che si regala un’altra gemma preziosa alla sua collezione di trofei, anche se all’appello manca ancora l’oro Mondiale. Anche se una brutta caduta a inizio della finale ha fatto prendere qualche spavento al magiaro e ai suoi tifosi, ma dopo aver ricevuto le cure del caso, Szilagyi è ripartito a pieno regime fino alla parata/risposta di pregevole fattura che ha chiuso i conti sul 15-11. Sul terzo gradino del podio si sono invece fermati i due russi Alexei Yakimenko e Nikolay Kovalev.
In casa italia, il migliore è stato Aldo Montano, che dopo aver a lungo battagliato proprio con Yakimenko, ha dovuto alzare bandiera bianca, vedendo così sfumare una meritata medaglia. Si ferma invece agli ottavi di finale il cammino di Diego Occhiuzzi e Luca Curatoli, il primo battuto da Nikolay Kovalev, il secondo uscito sconfitto da un derby contro Aldo Montano in cui ha seriamente impegnato il campione livornese. Gara da dimenticare al più presto per Enrico Berrè, nettamente sconfitto per 15-4 da Hartung nel tabellone dei 32.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma