Baku, ruggito d’oro per Alessio Foconi

Battuto in finale il russo Arslanov. Bronzo per Ingargiola. Nella sciabola femminile vince la polacca Wator.

 

Alice Volpi ieri, Alessio Foconi oggi. A Baku il fioretto è ancora una volta terra di conquista per i colori azzurri. Oro per il ternano, maturato dopo il 15-11 finale al russo Timur Arslanov, bronzo per Francesco Ingargiola, battuto all’ultima stoccata in un’esaltante derby di semifinale. Podio anche per il francese Jean Paul Tony – Helissay.

Continua, dunque, la grande stagione per Alessio Foconi. Il primo podio in Coppa del Mondo a Bonn, una Coppa del Mondo disputata ad alto livello malgrado qualche battuta d’arresto. Molto bella e combattuta la finale, con i due schermidori che hanno altalenato al comando delle operazioni, dapprima con lo scatto felino di Foconi, quindi la rimonta del russo fino al sorpasso ai danni dell’azzurro, che si arresta sull’11-9. È a quel punto che il fiorettista ternano ha piazzato il break decisivo, un 6-0 che vuol dire medaglia d’oro.

Molto buona anche la prova di Damiano Rosatelli: l’asso pigliatutto della nostra Under 20, ha chiuso a un passo dal podio dopo essere uscito sconfitto nel derby contro Foconi ai quarti di finale (15-11). Prima però il suo capolavoro di giornata, l’assalto vinto all’ultima stoccata contro il ceco Alexander Choupenitch. Si è fermato agli ottavi di finale, invece, il cammino di Lorenzo Nista: per lui una sconfitta abbastanza netta contro il francese Vincent Simon, impostosi con il punteggio di 15-6.

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Le gemelle Bunyatova festeggiano la conquista delle medaglie nella prova di sciabola femminile a Baku (Serge Timacheff / FencingPhotos / FIE)

Ha del clamoroso invece quanto accaduto nella sciabola femminile. E la notizia non è tanto nella vittoria della polacca Angelika Wator o nel podio formato famiglia delle gemelle d’Azerbaijan Sevil e Sevinj Bunyatova (rispettivamente argento e bronzo), quanto nell’inattesa eliminazione della super favorita della vigilia, ovvero Olga Kharlan che incappa in una fase a gironi assolutamente da dimenticare, chiusa con una sola vittoria – il 5-0 ai danni della nostra Rebecca Gargano – al netto di ben cinque sconfitte e abbandona la scena ancora prima di aver fatto il suo debutto sul palco principale. Persa la protagonista più attesa, la gara ha fatto registrare l’esaltante cavalcata delle gemelle Bunyatova, che assalto dopo assalto approdano alla zona medaglia, con Sevil capace di eliminare la greca Vassiliki Vougiouka, rivestita naturalmente del ruolo di favorita dopo l’uscita della Kharlan.

A rovinare la festa della Crystal Hall di Baku ci pensa però la polacca Angelika Wator, che dapprima stoppa in semifinale la corsa di Sevinji – per lei bronzo assieme alla giovane francese Margaux Rifkiss – quindi brucia all’ultima stoccata la gemella Sevil, per il 15-14 che la proietta nella storia come la prima firmataria dell’albo d’oro degli European Games per quanto riguarda la sciabola femminile. Per l’Azerbaijan è comunque festa, e la possibilità concreta di fare bis nella prova a squadre di sabato.

Poca gloria invece in casa Italia, dove la migliore delle nostre è Rebecca Gargano, fermata agli ottavi di finale da Sevinij Bunyatova (15-7), mentre ai sedicesimi di finale sono state eliminate le altre azzurre, ovvero Sofia Ciaraglia, Martina Criscio e Caterina Navarria.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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