Le ragazze del fioretto battono in finale la Russia e conquistano l’oro Mondiale. Podio per la Francia.
Il vento del cambiamento che improvvisamente si trasforma in un tornado, ma di un colore azzurro intenso. Uno tsunami che tutto distrugge e tutto porta via. Le vittorie russe in Coppa del Mondo, il lento riavvicinarsi delle ragazze di Cerioni all’Italia, i nuovi avversari che si affacciano sulla scena a minare l’egemonia del Dream Team. Tutto crollato come castelli di carte di fronte alla rabbia e all’orgoglio di quattro campionesse uniche, che quando fiutano l’aria del grande appuntamento diventano implacabili. All’Europeo si risolse tutto all’ultima stoccata, qui Errigo e compagne han deciso di fare le cose in grande, prendendosi il Mondo come ai vecchi bei tempi.
Affamate di vittoria dopo la delusione della prova individuale, Martina Batini, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo (comunque bronzo tre giorni fa) e Valentina Vezzali hanno letteralmente divorato la gara fino al capolavoro finale contro le padrone di casa della Russia, che partono bene grazie grazie al 5-3 di Larisa Korobeynikova su Elisa Di Francisca ma poi subiscono l’iniziativa delle azzurre, complice anche una Aida Shanaeva disastrosa in tutti i suoi assalti. Larisa Korobeynikova e la fresca campionessa del Mondo Inna Deriglazova provano invano a resistere al concerto perfetto delle tre soprano italiane (in panchina Valentina Vezzali), spinte anche dal sempre caldo pubblico dell’Olimpisky, ma possono poco. Arianna Errigo, Martina Batini ed Elisa Di Francisca sono martelli implacabili. L’8-5 dell’ultimo parziale serve solo all’ottima Korobeynikova per limitare il punteggio, ma per la quarta volta di fila da Londra 2012 a oggi, a salire sul tetto del Mondo nel fioretto femminile è ancora l’Italia.
A completare il podio ci pensa la Francia (Anita Blaze, Astrid Guyart, Pauline Ranvier, Ysaora Thibus), che dopo aver fatto penare più del previsto le russe in semifinale, regola alla priorità l’Ungheria delle eterne Knapek, Mohamed e Varga. Encomiabili le “vecchiette terribili” magiare, capaci di dare una dura lezione alle giovani americane (45-35) prima di finire però a loro volta travolte dalla azzurre (45-18) in semifinale. Nell’ esordio di giornata, l’Italia aveva nettamente battuto il Giappone (45-25).
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma