Lo spadista azzurro a caccia di rivincite nella lunga rincorsa alla stagione che porta alle Olimpiadi di Rio
Una lunga rincorsa verso il grande obiettivo di ogni atleta: i Giochi Olimpici. A distanza di otto anni dal punto più alto della propria carriera, con l’oro individuale nella spada maschile a Pechino 2008. Una rincorsa già accidentata da due stagioni difficili, a tratti costellate da una serie di contrattempi di varia natura, a partire dalla condizione fisica e dagli infortuni. A un terzo di strada delle qualifiche olimpiche e in vista della nuova stagione, Matteo Tagliariol scommette su se stesso e sul proprio rilancio: abbiamo raccolto le dichiarazioni dell’atleta trevigiano a margine del Gran Galà di Scherma 2015 di ieri al Castello Sforzesco di Milano.
Domanda forse banale ma necessaria: come ti senti? Fisicamente e in pedana?
Fisicamente sto bene, e dico finalmente visto che il resto stava già bene. Quest’estate non ho fatto vacanze apposta per fare preparazione, ho avuto qualche cric e crac qua e là visto che dopo tre anni non ne ero più abituato, ma oggi mi sento davvero in gran forma. Diciamo che sono dove volevo essere a questo punto dell’anno.
Oggi si trattava di un’esibizione, ma quanto conta anche un assalto amichevole quando si è in cerca di fiducia?
Conta, infatti oggi ho cercato di usare ogni singolo momento per lavorare su me stesso, così come so di dover fare sempre da qui in avanti se voglio qualificarmi per Rio, che tuttora rimane il mio obiettivo, perciò anche questi momenti possono essere importanti. Le sensazioni per ora sono giuste, poi è chiaro che bisogna valutare tante cose, dal valore degli avversari al contesto. Ora farò anche una gara satellite a Ginevra per fare un ulteriore punto della situazione.
In chiave olimpica il ranking è il criterio principale, le tue scelte dipendono anche da questo?
Per quanto riguarda Ginevra non proprio e non del tutto, se dovessi vincere sarebbero 4 punti per il ranking, in pratica è come fare un 32 in gare di Coppa del Mondo, perciò penso mi servirà molto di più per capire come sto e come mi sento.
Rio resta ancora il tuo grande obiettivo, e gli altri traguardi che ti sei prefissato per la stagione che inizia?
Partendo dal presupposto che se andrò a Rio non lo farò certo per fare il turista, dovessi qualificarmi lo vorrei fare il prima possibile e per arrivare a questo dovrò cercare di partire subito molto forte, puntando a risultati alti già dalle prime gare. Questo sia per far vedere al Ct che ci sono, sia per dare un avviso agli avversari, e poi cercare di continuare così. Insomma, se Rio dev’essere, che sia il più presto possibile.
Fotografia di Alessandro Gennari