Nella spada C, argento per Russo. Nella sciabola, stop ai quarti per Mogos, Pellegrini e Sarri.
C’è solo un russo a separare William Russo dalla sua seconda affermazione iridata nella spada maschile categoria C. Un curioso gioco del destino, palesatosi nella persona di Alexander Logutenko, che però non toglie luce sulla terza medaglia azzurra conquistata in questi Mondiali di scherma paralimpica in corso a Eger. Che, per l’esperto atleta palermitano, significa la nona medaglia iridata in carriera: un palmarès che ha nel titolo conquistato a Budapest 2013 la sua gemma più preziosa e che al suo interno ha anche quattro argenti e altrettanti bronzi. Il podio della gara di ieri è poi stato completato dal russo Dmitry Belyayev e dall’ucraino Serhii Shavkun.
Tanto rammarico, invece, lasciano all’Italia le prove di sciabola, dove ben tre azzurri han visto sfumare sul più bella il sogno di una medaglia: tanto Andreea Mogos (sciabola femminile A) quanto Alberto Pellegrini e Alessio Sarri (sciabola maschile A e B rispettivamente), sono infatti caduti nei quarti di finale. Nella gara femminile, a fermare l’azzurra di origine romena – che agli ottavi si era imposta per 15-13 nel derby contro Loredana Trigilia – ci ha pensato la cinese Jing Bian (poi medaglia d’argento a fine gara), impostasi per 15-2. La finale è stata una sfida tutta cinese, risoltasi con la vittoria di Xu Feng Zhou sulla già citata Jing Bian, mentre le medaglie di bronzo sono state appannaggio della beniamina di casa Amarilla Veres e dell’ucraina Yevgenia Breus. Nessuna azzurra in gara nella prova riservata alla categoria B, che si è trasformata in un mini campionato est europeo: vittoria per l’ucraina Tetiana Pozdniak sulla georgiana Irma Khetsuriani (15-13), con la polacca Patrycja Hareza e la bielorussa Anastasia Kaststiuchkova a completare il podio.
Nelle prove maschili, invece, due atleti ai quarti e tanti rimpianti. Ne ha ben donde Alberto Pellegrini (categoria A), che trovatosi in vantaggio anche per 10-3 contro il francese Ludovic Lemoine (terzo a fine giornata), ne ha poi subito la vigorosa rimonta fino ad alzare bandiera bianca sul punteggio di 15-12. Stop al turno dei 32 per l’altro azzurro in gara, Edoardo Giordan. A conquistare il titolo di Campione del Mondo è stato il cinese Jianquian Tian, vittorioso nell’ennesimo dei derby tutti made in China che stanno caratterizzando queste giornate ungheresi, nella fattispecie quello contro Yijun Chen. A fare compagnia a Lemoine sul gradino più basso del podio, ci ha pensato l’ucraino Andrii Demchuk.
Doppietta polacca, infine, nella prova maschile categoria B, dove il nostro Alessio Sarri è uscito dalla lotta per le medaglie per mano del cinese Yang Ke Feng (15-7), terzo a fine giornata ex aequo con l’ucraino Anton Datsko. La finale ha premiato Adrian Castro, vittorioso per 15-13 sul connazionale Gregorsz Pluta.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma