Il graffio dello Zar, Yakimenko vince a Tbilisi

Alexei Yakimenko vince la prima tappa di Coppa del Mondo a Tbilisi battendo in finale Tiberiu Dolniceanu. Podio per Yagodka e Limbach. Prova poco brillante per gli azzurri, che si fermano tutti prima della finale a otto.

 

Un filo rosso che collega Mosca a Tbilisi. Da una vittoria all’altra, Alexei Yakimenko riparte così come aveva lasciato, ovvero vincendo. Il 15-8 finale con cui batte Tiberiu Dolniceanu in chiusura di cavalcata, non racconta tutta la verità su un assalto che di equilibrio ne ha avuto ben poco. Giusto la partenza ha arriso al romeno, che si è portato sul 3-0, poi anche lui ha dovuto inchinarsi alla legge del fresco campione del Mondo 2015, che nel suo cammino ha anche affrontato il revival della finale iridata fermando Daryl Homer ai piedi del podio dopo averlo già costretto all’argento a Mosca. A completare il podio anche Nicolas Limbach (battuto proprio da Yakimenko in un ricco antipasto di finale) e il giovane ucraino Andrey Yagodka.

Fra le pieghe della gara di oggi, da segnalare la presenza fra i primi otto della finale di due schermidori iraniani, Ali Pakdaman e Mojtaba Abedini, segno inequivocabile che dal basso nuove forze stanno emergendo a scalfire le gerarchie di questo sport. Degna di nota, in particolare, la prova del secondo citato, capace di eliminare dapprima Aron Szilagyi nei 32 quindi guadagnarsi l’accesso ai quarti a spese di Benedikt Wagner. A tenere alta la bandiere delle vecchie scuole ci ha pensato Nikolay Kovalev, mentre da registrare la cattiva gara del coreano Junghwan Kim (battuto da un ottimo Alberto Pellegrini al primo assalto di giornata). Fuori dagli otto anche il capo classifica Bongil Gu, battuto proprio da Kovalev agli ottavi di finale.

Le brutte notizie però riguardano anche l’Italia, dal momento che nessuno dei 9 azzurri in gara oggi è riuscito a centrare la finale a otto: tanto Luigi Samele quanto Enrico Berrè si fermano al primo turno, entrambi beffati all’ultima stoccata rispettivamente da Beka Bazadze e Dmytro Raskosov. Stessa sorte anche per Stefano Sbragia, battuto 15-8 dall’ungherese Iliasz.

I migliori in casa Italia sono stati così Aldo Montano, Diego Occhiuzzi e Luca Curatoli, tutti fermati alla porta della finale a otto: per il livornese lo stop è arrivato per mano di Andrey Yagodka (15-11), mentre i due napoletani sono stati fermati rispettivamente da Dolniceanu (15-10 su Occhiuzzi al termine di un assalto decisamente movimentato e nervoso) e dall’americano Daryl Homer (15-6 su Curatoli). In mezzo le sconfitte di Alberto Pellegrini (15-13 contro Pakdaman), Leonardo Affede (15-8 contro Anstett) e Riccardo Nuccio, battuto 15-6 da Diego Occhiuzzi nell’unico scontro fra azzurri di giornata.

Classifica – 1. Yakimenko (Rus), 2. Dolniceanu (Rou), 3. Yagodka (Ukr), 3. Limbach (Ger), 5. Homer (Usa), 6. Kovalev (Rus), 7. Pakdaman (Iri), 8. Abedini (Iri)

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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