A Sosnowiec podio per Dreossi e Cavaliere. Fra le donne dominio russo, bene la prova a squadre.
La stagione della sciabola giovani era partita alla grande fin già dal primo appuntamento a Budapest: il weekend appena andato in archivio ci ha fatto capire che questo inizio scoppiettante non è stato un caso. Leonardo Dreossi e Dario Cavaliere hanno deciso che possono e vogliono fare sul serio e le pedane d’Europa danno loro ragione. Dopo il secondo e il terzo posto conquistato in terra magiara, infatti, i due azzurrini hanno deciso di replicare in Polonia. Risultati fotocopia: terzo gradino del podio per Dreossi e secondo per Cavaliere e, ancora una volta, derby azzurro in semifinale. Insomma, questi due ragazzi sono una costante su di un podio che cambia continuamente protagonista sul suo gradino più alto: prima la vittoria è andata alla Francia e questa volta ad avere la meglio è stata la Russia, grazie alla stoccata messa a segno sul 14 pari da Kostenko.
Nonostante gli ottimi risultati messi a segno da questi due giovani atleti, però, bisogna sottolineare come il resto del gruppo non stia, per ora, facendo vedere grandi cose. Abbastanza opache, infatti, sono state le prestazioni degli altri azzurri: il terzo migliore italiano è stato Matteo Neri, classificatosi tredicesimo, mentre il resto del gruppo si è fermato troppo troppo lontano dal podio.
Se venerdì abbiamo gioito per i successi dei ragazzi, non è stato lo stesso sabato, a seguito della gara femminile, tenutasi nella medesima sede di gara. Tutte le italiane sono finite lontane dal podio e le migliori sono state Eloisa Passaro, Beatrice Dalla Vecchia e Lucia Lucarini. Tutte e tre le atlete azzurre hanno dovuto cedere il passo, negli ottavi di finale, alle sciabolatrici russe che, per ora, sembrano avere una marcia in più rispetto alle altre, al punto da piazzarsi in massa sul podio grazie alla vittoria di Tatiana Nikitina sulle connazionali Svetalana Sheveleva e Anna Bashta, mentre a completare il podio l’americanina Kara Linder (classe 2000) che continua a marciare a ritmo speditisismo malgrado la giovanissima età. A stoppare le azzurre, proprio le tre ragazze russe poi salite sul podio con Eloisa Passaro battuta dalla Nikitina, Beatrice Dalla Vecchia eliminata Sheveleva, mentre Lucia Lucarini si è dovuta arrendere alla Bashta.
Ma se dopo la gara individuale l’amaro in bocca era tanto, non si può dire lo stesso a seguito della gara a squadre. Il quartetto azzurro, composto da Michela Battiston, Rebecca Gargano, Eloisa Passaro e Flaminia Prearo, è stato in grado di lasciarsi alle spalle quanto successo in gara il giorno precedente, ed è sceso in pedana con grinta e voglia di riscatto. Il risultato finale è un terzo posto maturato a seguito della sconfitta, in semifinale, subita contro la Francia e della conseguente vittoria, giunta al termine della finalina, contro gli USA. Un inizio positivo per la sciabola femminile a squadre che, ultimamente, ci ha abituato a grandi gare e soprattutto a vittorie importanti sebbene, è il caso di dirlo, sofferte.
Sciabola maschile: 1. Kostenko (Rus), 2. Cavaliere (ITA), 3. Dreossi (ITA), 3. Natanzon (Usa), 5. Gert (Ger), 6. Novikau (Blr), 7. Dadaev (Rus), 8. Wang (Tpe).
13. Neri (ITA), 20. De Robbio (ITA), 22. Riccardi (ITA), 35. Caranti (ITA), 40. Castello (ITA), 48. Arpino (ITA), 53. Tricarico (ITA), 70. Germoni (ITA), 96. Marronaro (ITA), 111. Stigliano (ITA).
Sciabola femminile: 1. Nikitina (Rus), 2. Sheveleva (Rus), 3. Linder (Usa), 3. Bashta (Rus), 5. Pusztai (Hun), 6. Stadnichuk (Rus), 7. Matuszak (Pol), 8. Gimalac (Fra).
12. Passaro (ITA), 14. Dalla Vecchia (ITA), 16. Lucarini (ITA), 33. Crovari (ITA), 50. Gargano (ITA), 59. Bosetti (ITA), 60. Pivanti (ITA), 79. Arpino (ITA), 82. Battiston (ITA), 87. Del Prete (ITA), 88. Prearo (ITA).
Sciabola femminile a squadre: 1. Russia, 2. Francia, 3. Italia, 4. Usa, 5. Ungheria, 6. Germania, 7. Messico, 8. Polonia
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma