L’Ucraina batte la Russia. Kharlan mostruosa. Per le azzurre quarto posto. Podio per la Francia.
Metti una Olga Kharlan formato straripante – suoi ad esempio 20 dei 45 punti della finale -, aggiungici tre compagne ricettive e collaborative ed ecco il mix che fa della formazione gialloblù una squadra da gradino più alto del podio, capace di infliggere una durissima lezione in finale alla Russia campione del Mondo in carica.
Il 45-33 finale è frutto di un ottimo lavoro di team, orchestrato dalla solita magistrale Olga Kharlan e completato da Olena Kravatska e Olena Vorinina (con Galina Pundyk quarta componente), brave a riprendersi dopo un avvio shock che pareva aver indirizzato il match verso l’ennesimo trionfo di Velikaya e compagne, che chiudevano il primo giro di assalti sul 15-7. Ma dal quarto match la storia sembra già voler prendere un’altra piega: Voronina fa 6-5 contro la Egorian, poi passa il testimone alla capitana che infligge una pesante lezione alla Dyachenko, un 10-5 che lascia poco spazio a repliche. È la svolta: le ucraine si galvanizzano e cominciano a debordare, mentre dall’altra parte la solita Dyachenko completa la sua giornata no prendendo un 6-0 dalla Kravatska che lancia le gialloblù verso la vittoria, senza che Yana Egorian prima e Sofia Velikaya poi possano far nulla per arginare la marea.
Per l’Italia invece il podio rimane ancora stregato: era stato ieri per Loreta Gulotta, lo è oggi per il quartetto, che resta ancora al palo mentre a festeggiare sul gradino più basso del podio ci vanno le padrone di casa della Francia (Cecilia Berder, Saoussen Boudiaf, Manon Brunet, Charlotte Lembach), che dopo due sconfitte si riprendono la rivincita sulle azzurre, che hanno scontato anche una Rossella Gregorio meno brillante del solito. Dopo l’esordio contro Hong Kong, la squadra italiana ha affrontato e battuto gli Stati Uniti – oggi orfani di Mariel Zagunis, sostituita dalla diciannovenne Sage Palmedo che han ben figurato nei suoi assalti – anche se non sono mancati i brividi, con la Gregorio che ha sofferto più del previsto per mettere a segno le stoccate mancanti mentre da dietro Dagmara Wozniak cominciava a farsi minacciosa. Quindi le due sconfitte contro Ucraina (45-39) e Francia, che così raddrizza la gara casalinga dopo la delusione della prova individuale di ieri.
Ancora un quarto posto, quindi, per la truppa Sirovich, che però si consola con i punti messi in cascina in ottica olimpica: al traguardo mancano ancora due gare e la Polonia, concorrente diretta per lo slot europeo, si è allontanata complice l’ottavo posto di oggi. E il bicchiere italiano dopo la due giorni di Orleans può essere visto tranquillamente dalla prospettiva della metà piena. Il muretto ha avuto oggi in dono altri mattoncini, fra Atene e Gand serve mettere il cemento e poi pensare solo ed esclusivamente alla gara delle gare.
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