La Russia vince in volata a Budapest, l’Italia quinta

Per Yakimenko e compagni vittoria in finale sugli Usa. Podio completato dall’Ungheria. Quinta l’Italia.

 

Risuona solo l’inno russo nel palazzetto di Budapest. In principio fu Yakimenko, splendido vincitore della prova individuale di ieri. Oggi è arrivato il bis a squadre, accompagnato dai compagni di mille battaglie Nikolay Kovalev e Kamil Ibragimov e dal volto nuovo Dmitry Danilenko. La finale con gli Usa è un palpitante thriller risoltosi solo all’ultima stoccata, con Kovalev protagonista dapprima nel male (0-5 in avvio contro il giovane Dershwitz) quindi nel bene: il 12-3 con cui travolge Jeff Spear ribalta l’assalto e lancia i russi. Da ultimo, tocca proprio all’iridato 20214 respingere l’assalto finale di Daryl Homer e regalare ai suoi compagni la vittoria in volata. Terzo posto per l’Ungheria padrona di casa, che piega 45-42 i tedeschi.

Sono stati proprio i magiari, capitanati da Aron Szilagyi, a fermare la corsa dell’Italia nella giornata odierna. Sirovich conferma il quartetto che già si era esibito a Tbilisi e che, con ogni probabilità, sarà quello da cui ripartirà l’italia post – Rio: Luca Curatoli ed Enrico Berrè l’anima iridata, affiancati da Luigi Samele e Alberto Pellegrini. Il netto 45-31 contro la Gran Bretagna ha fatto da apertura di giornata, prima che l’Ungheria, con un altrettanto netto 45-30, costringesse gli azzurri ai tabelloni per i piazzamenti, coronati dal duplice successo su Polonia e Corea.

Ora un po’ di riposo prima di pensare alla prossima tappa: a dicembre arriva il Grand Prix a Boston, gara a punteggio maggiorato. La strada verso Rio arriva a un bivio cruciale. Per il dopo c’ sempre tempo per pensarci con calma.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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