Sulla sciabola spira il vento dell’Est

Guerra in Ucraina, i possibili scenari sulla stagione della scherma

La Russia torna a casa con tre vittorie e due podi. L’Ucraina Kharlan e vittoria a squadre.

 

Tre vittorie sue quattro gare complessive per la Russia, con l’Ucraina a prendersi l’unica lasciata libera dalla corazzata basata a Mosca. L’Europa dell’Est esce alla grande dal secondo week-end di Coppa del Mondo dedicato alla sciabola e si pone sempre di più come stella polare del movimento, tanto al maschile quanto al femminile.

Non di certo  una novità fra le donne dal momento che la passata stagione è stata un affare fra Sofya Velikaya e Olga Kharlan, con la russa a stravincere. La vittoria di Mariel Zagunis a Caracas aveva spezzato la diarchia russo – ucraina, ma a Orleans il filo si è ricollegato: con la Zarina ancora una volta rimasta ai piedi del podio, è arrivata la prima vittoria in carriera assoluta di Yana Egorian. La più giovane delle russe campionesse di tutto fra Montreux e Mosca è stata autrice di una prova magistrale, passata dalle vittorie sulla capitana Velikaya ai quarti e su Olga Kharlan in finale.

Proprio la fuoriclasse di Nikoalev è stata fra le protagoniste sulla copertina della due giorni francese. A Montreux aveva finito il suo cammino ai quarti, a Baku addirittura non aveva passato lo scoglio dei gironcini, ai Mondiali di Mosca si era schiantata su una Cecilia Berder in giornata di grazia. E l’avvio della nuova stagione era stato all’insegna di un’eliminazione precoce a Caracas. A Orleans siamo tornati ad apprezzare l’Ucraina nella sua miglior versione, con le lezioni date all’americana Wozniak e alla coreana Jisu Yoon. E con l’ennesima prova monstre nella gara a squadre che ha portato alla netta vittoria sulla Russia iridata.

Al maschile, invece, continua il momento d’oro di Alexei Yakimenko: quattro podi di fila per lui, una striscia iniziata con il bronzo Europeo a Montreux e proseguita con tre vittorie di fila fra Mosca (Campionato del Mondo), Tbilisi e Budapest. Dove la Russia ha messo in carniere anche il terzo posto di Kamil Ibragimov e la vittoria nella prova a squadre, arrivata al termine di un’entusiasmante testa a testa con gli Stati Uniti.

Fra un mese si vola a Boston per il primo Grand Prix della stagione. Il vento freddo dell’Est Europa è pronto a far sentire la sua voce anche in casa dei rampanti americani.

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Fotografia di Alessandro Gennari per Pianeta Scherma

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