Bozza, una vittoria sul filo dell’amore

La torinese trionfa 24 ore dopo la vittoria del fidanzato Paolini. Nella sciabola maschile vince Dreossi

 

Un filo rosso che collega Forlì a Torino. Il filo dell’amore, quello che lega Giacomo Paolini, forlivese, vincitore ieri nella prova maschile, ad Alessandra Bozza, torinese, la più brava oggi al termine della prova femminile. L’amore mette le ali alla talentuosa azzurrina, che poi festeggia con un collage fotografico postato sulla pagina Facebook in un trionfo di cuoricini e felicità. Il volto tenero di una ragazza che in pedana è invece una macchina formidabile. Una storia da libro cuore fa così calare il sipario sulla prima Prova Nazionale Giovani andata in scena a Salsomaggiore, andata in archivio oggi con le prove di spada femminile e di sciabola maschile. Due gare i cui risultati hanno rispettato i pronostici della vigilia, con i i nomi più “caldi” capaci di centrare il podio.

Anche se nella spada femminile qualche sorpresa c’è stata: non tanto la vittoria di Alessandra Bozza o il terzo posto di Alice Clerici – che si sono affrontate in una semifinale che aveva tutto il sapore della finale anticipata – quanto per l’assenza dalla zona medaglie di ragazze che alla vigilia erano accreditate come protagoniste di primo livello. Fermata già al tabellone dei 32 Eleonora De Marchi, cadute anticipatamente anche Federica Isola e Beatrice Cagnin, nelle otto ci entra solo Roberta Marzani, anch’essa fermata da un’ispiratissima Alessandra Bozza. Un duplice scalpo, quello fatto dalla diciassettenne atleta dell’Isef Eugenio Meda di Torino ai danni di atlete di talento assoluto e perdipiù con maggior esperienza, che certifica ancora di più il talento di cui dispone la baby azzurra.  La ribalta odierna allora se la sono prese l’allieva dell’Accademia Scherma Fermo Ludovica Busato – con la sua scherma impostata su una strenua ed efficacissima fase difensiva, attuata a braccio teso e stando pressochè immobile in pedana, che l’ha porta fino al secondo posto e permesso di creare non pochi grattacapi in finale alla vincitrice –  e Costanza Comitini, siciliana trapiantata a Torino, che ha appaiato la compagna di club Alice Clerici sul gradino più basso del podio.

La sciabola maschile ha invece regalato l’ennesima replica del duello Cavaliere – Dreossi, che ha già caratterizzato l’inizio della stagione di Coppa del Mondo. Questa volta ad avere la meglio è stato il portacolori della Gemina Scherma, che si prende una piccola rivincita sull’amico/rivale di mille battaglie in pedana. I due incrociano le lame in semifinale, e il match questa volta premia Leonardo Dreossi, che chiude sul 15-13. Nell’altra semifinale, è Federico Riccardi ad avere la meglio in un bellissimo assalto all’ultima stoccata sul pugliese Ciro Tommaselli, dei quattro semifinalisti forse quello meno pronosticato, ma capace di escludere dal podio Eugenio Castello. L’atto finale ha premiato il friulano con il punteggio di 15-11, che gli ha permesso di aggiudicarsi una gara dai contenuti tecnici elevatissimi, durante la quale si è fin da subito assistito ad una scherma di livello decisamente alto. Un giusto premio per uno degli azzurri più in forma in questo momento, una bella conferma del lavoro di spessore che stan facendo in Gemina Scherma: il terzo posto di Michela Battiston nella prova femminile, la vittoria di Dreossi di oggi (senza dimenticare che Francesco De Robbio è stato fermato solo ai piedi del podio). Due indizi pesanti sulla bontà del lavoro dalle parti di San Giorgio di Nogaro.

Classifiche

Spada femminile – 1. Alessandra Bozza (Isef Eugenio Meda Torino), 2. Ludovica Busato (Accademia della Scherma Fermo), 3. Alice Clerici (Accademia Scherma Marchesa Torino), 3. Costanza Comitini (Accademia Scherma Marchesa Torino), 5. Roberta Marzani (Esercito),  6. Marta Lombardi (Cus Pavia), 7. Sara Billi (Soc. Schermistica Lughese), 8. Lara Pasin (Scherma Treviso).

Sciabola maschile –  1. Leonardo Dreossi (Gemina Scherma), 2. Federico Riccardi (Frascati Scherma), 3. Dario Cavaliere (Club Scherma Napoli), 3. Ciro Tomaselli (Club Scherma San Severo), 5. Francesco De Robbio (Gemina Scherma), 6. Matteo Neri (Sef Virtus Bologna), 7. Emanuele Germoni (Frascati Scherma), 8. Eugenio Castello (Club Scherma Torino).

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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