Vadim Anokhin, la Forza è con te

Vittoria da outsider per lo spadista russo. Battuto Kauter. Buzzi, settimo, il migliore degli italiani.

 

La Forza scorre potente in lui, e non potrebbe essere altrimenti con quel cognome. Suona l’inno russo in Qatar. Suona per la prima volta di Vadim Anokhin, vincitore del Grand Prix di Doha di spada maschile 2015. Classe 1992 e una strana assonanza col nome dello Jedi passato al lato oscuro trasformandosi in Darth Vader, Anokhin non aveva mai centrato un podio in Coppa del Mondo assoluta prima d’oggi. Outsider assoluto. E se fino alle semifinali il suo percorso non era stato dei più difficili, negli ultimi due assalti ha dimostrato di essere davvero il più forte di giornata, superando prima Yannick Borel in rimonta (15-14) e poi Fabian Kauter d’autorità (15-10). Sul terzo gradino del podio anche Bas Verwijlen, che con Kauter ha messo in scena un assalto spettacolare conclusosi 9-8 per lo svizzero alla priorità, e conferma l’eccellente momento di forma dopo la vittoria di Berna e il passaggio a vuoto di Tallinn (97esimo).

Giornata particolare per gli italiani. Bella, bellissima la gara di Lorenzo Buzzi, fermatosi a un passo dal podio ed eliminato proprio dall’olandese col punteggio di 15-7. Una sconfitta che non può intaccare la prova di maturità e personalità del ragazzo torinese, capace di sconfiggere i connazionali Paolo Pizzo (15-12 nel tabellone dei 16) ed Enrico Garozzo (15-11 in quello dei 32), dopo aver superato di slancio il primo assalto di giornata con un 15-10 al kazako Alexanin.

Gara strana, invece, proprio per i due siciliani. Paolo Pizzo era certamente tra gli atleti più colpiti dalla morte di Oleg Pouzanov, suo maestro, e forse avrebbe voluto dedicargli un risultato migliore. Era stato perfetto nei 64 contro lo spagnolo José Luis Abajo e nei 32 contro il cinese Yunlong Jiao (15-8 a entrambi), prima di incrociarsi con Buzzi. Enrico Garozzo si aspettava di più dal Qatar, che negli ultimi due anni gli aveva regalato altrettanti podi, e sperava di infilare il terzo risultato di prestigio consecutivo dopo la finale a otto di Berna e il terzo posto di Tallinn.

Buona la prova di Andrea Baroglio, sconfitto per 15-13 dall’estone Sten Priinits nel tabellone dei 16 dopo aver superato il ceco Pavel Pitra (15-14) e il russo Sergey Khodos (11-4). Fuori nei 64 Matteo Tagliariol (15-9 contro l’estone Nikolai Novosjolov), Gabriele Cimini (15-8 nel derby con Enrico Garozzo), Andrea Santarelli (15-11 da Bas Verwijlen), Marco Fichera (14-13 alla priorità con Fabian Kauter in un match intenso e riagganciato in rimonta), Andrea Vallosio (15-5 dal giapponese Ito Inochi), Lorenzo Bruttini (15-7 dal russo Sergey Khodos), e Massimiliano Bertolazzi (11-10 contro Anokhin).

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto di Augusto Bizzi per Fie

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