La corsa a Rio riparte da Parigi

La storica gara nella capitale francese da il via all’ultima fase della corsa ai posti olimpici per il fioretto maschile. per gli azzurri, che recuperano Andrea Cassarà, l’occasione per portare a casa i punti decisivi. Nell’ultima edizione fu dominio Usa.

 

Prima fermata, Parigi. Il fioretto maschile riparte dalla storica competizione nella capitale francese per assegnare gli ultimi punti per la corsa verso le qualificazioni olimpiche. Penultima chiamata per chi punta all’obiettivo tramite la squadra, prima di Bonn e del Grand Prix di La Havana, che stabilirà definitivamente la griglia di partenza della gara a Cinque Cerchi.

Con le prime quattro posizioni che paiono ormai consolidate e nelle mani di Francia, Russia, Italia e Cina, si fa interessante la lotta per lo slot europeo, con Gran Bretagna (al momento qualificata) e Germania separate da soli quattro punti. Discorso chiuso per quanto riguarda la zona panamericana, con il posto saldamente in mano agli Usa. All’Egitto lo slot africano, per quello asiatico in gioco ci sono Giappone e Corea, con la nazionale del Sol Levante al momento in vantaggio

fioretto maschiòe

Con il pass per Rio quasi in saccoccia, gli azzurri proveranno ad andare a caccia di quel podio sinora rimasto sempre lontano. Una missione da compiere con un Andrea Cassarà in più nel motore: il fuoriclasse bresciano, la cui prima parte di stagione è stata contrassegnata da una fastidiosa epicondilite al gomito del braccio armato che lo hanno costretto ad alzare bandiera bianca per San Josè e Torino, oltre ad averlo fortemente frenato a Tokyo, è pronto a fare il suo rientro in gara. Cassarà è, assieme ad Andrea Baldini, Andrea Borella, Salvatore Sanzo e Stefano Cerioni, uno dei cinque italiani ad essere presenti nell’albo d’oro del Challenge International de Paris, da lui vinto nel 2007. Fondamentale poi sarà il suo apporto nella prova a squadre: al netto del digiuno spezzato, un piazzamento sul podio  significherebbe la certificazione del posto per Rio. Un’occasione quindi da non perdere per lui e per i suoi compagni di quartetto, i confermatissimi Giorgio Avola, Andrea Baldini e Daniele Garozzo.

Proprio per il siciliano la gara di Parigi rappresenta un ricordo dolcissimo, perché proprio di questi tempi un anno fa conquistava il suo primo podio in carriera, dopo aver chiuso al secondo posto battuto solo dall’americano Race Imboden. Una gara bellissima per il siciliano fratello d’arte, che di fatto fu il trampolino di lancio per un’annata straordinaria, che gli portò in dote un titolo italiano e un argento Europeo a livello individuale, e soprattutto l’oro Mondiale vinto da protagonista con la squadra a Mosca. In mezzo anche i due terzi posti di La Havana e San Pietroburgo.

Nell’ultima edizione fu un vero e proprio dominio della nazionale americana: la vittoria, infatti, andò come detto a Race Imboden, che contestualmente è stato il primo fiorettista statunitense a vincere sulle pedane del Cip da quando questa gara si disputò per la prima volta nel 1953. Assieme a lui sul podio salì Alexander Massialas, attuale numero uno del ranking. I due, assieme a Gerek Mienhardt e Miles Chamley Watson, si ripeterono poi il giorno dopo nella prova a squadre, conquistando la vittoria finale al termine di una rocambolesca finale contro l’Italia.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 

 
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