Secondo posto per l’azzurro in America. Podio sfiorato per Riccardi e De Robbio. Vince lo statunitense Metryka.
Dourdan chiama e Phoenix (Arizona) risponde. Ad alzare la cornetta è Eugenio Castello, che decide di non lasciare tutta la scena alle sue colleghe e si arrampica fino al secondo gradino del podio. Il giovane talento torinese, dopo una stagione abbastanza opaca, riesce finalmente ad andare a medaglia, e lo fa nell’ultima gara di Coppa del Mondo di stagione. L’impresa gli era già riuscita lo scorso anno, anche se il metallo era meno prezioso: un terzo posto giunto nella gara che incoronava Francesco Bonsanto vincitore. Ma quest’anno la storia è un po’ cambiata, e sicuramente in meglio. Castello, infatti, mette in riga un avversario dopo l’altro, interrompendo, ai piedi del podio, anche la corsa dell’azzurro Federico Riccardi (7° a fine gara). La sconfitta giunge solo in finale: l’americano Metryka ne ha decisamente di più, e chiude la pratica con un netto 15-7. Resta comunque tanta la soddisfazione per aver raggiunto un risultato nel quale il giovane atleta sperava, e che è frutto di impegno costante e tanto duro lavoro.
Oltre all’acuto di Eugenio Castello è necessario sottolineare come quella di questa notte sia stata sicuramente una gara sui generis: la mancanza sul podio dei tre protagonisti di questa stagione, Cavaliere, Dreossi e Natanzon, stupisce un po’ tutti, ma la cosa che più colpisce e che tutti e tre gli sciabolatori sono stati eliminati a seguito di “scontri fratricidi”. Dario Cavaliere si è arreso al compagno di nazionale Francesco De Robbio, costretto poi a cedere il passo al forte russo Lokhanov nell’assalto valido per il podio; Leonardo Dreossi è stato sconfitto, anch’egli nel tabellone dei 32, da Federico Riccardi; stessa sorte per il beniamino di casa Benjamin Natanzon, il quale si è fermato al cospetto del connazionale Green.
Calato il sipario sulla gara individuale, si alza quello sulla competizione a squadre. Alle 18.30, ora italiana, il quartetto azzurro composto da Cavaliere, Dreossi, Neri e Riccardi scenderà in pedana per cercare di confermare quanto di buono è stato fatto fin’ora. Si comincia sfidando la Colombia e poi, eventualmente, la vincente fra USA e Messico.
Classifica: 1. Metryka (USA), 2. Castello (ITA), 3. Solomon (USA), Lokhanov (RUS), 5. Amer (EGY), 6. Cai (USA), 7. Riccardi (ITA), 8. De Robbio (ITA)
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma